Al via Bio to B Doc&Biopic Business Meeting, la tre giorni di networking dedicata alla promozione nel mercato internazionale di documentari biografici e biopic italiani, con particolare attenzione alle produzioni emiliano-romagnole, organizzata nell’ambito della decima edizione del Biografilm Festival – International Celebration of Lives (Bologna, 6-16 giugno 2014) in collaborazione con D.E-R Documentaristi Emilia Romagna e con il supporto della Regione Emilia Romagna. Come afferma Enza Negroni, presidente di D.E-R, ‘il Bio to B è un’ottima opportunità per gli autori emiliano-romagnoli di mostrare personalmente e attraverso una library, la ricchezza della loro cinematografia a una platea internazionale di sales agent, buyer, distributori ed esercenti; di incontrarsi e confrontarsi con altri professionisti del settore; di entrare in contatto con i più importanti esponenti dell’industria cinematografica europea’.
E’ nelle intenzioni degli organizzatori, infatti, che questo primo Bio to B, si consolidi nel tempo come punto di riferimento imprescindibile per i filmmakers e gli addetti del settore emiliano romagnolo e diventi un momento di incontro e confronto nazionale per tutto il documentario indipendente di creazione italiano e straniero, promuovendo così la conoscenza alla diffusione delle opere documentarie. Oltre alla library digitale che raccoglie una quarantina di documentari, saranno presentati alle ‘Works in Progress presentation’ sei lavori che rappresentano un saggio dell’attuale produzione emiliano romagnola, con un taglio internazionale. Di questi sei, i primi tre saranno presentati venerdì 13 giugno dalle 15 in poi presso il Cinema Lumière.
Si tratta di: Il Leone all’Opera di Mario Chemello, ovvero la parabola della musica lirica dal dopoguerra ad oggi, attraverso la lunghissima carriera di Leone Magiera rievocata durante la registrazione di alcuni concerti nel 2013; Meno male è Lunedì di Filippo Vendemmiati, che racconta di un gruppo di ex operai metalmeccanici, ora in pensione, che viene richiamato al lavoro dalle aziende nelle quali gli stessi sono stati impiegati per tutta una vita, per insegnare il mestiere in un’insolita ed originale scuola aziendale che ha aperto la sua linea di produzione all’interno di un carcere; e Sin Lìmites di Giovanni Aloi, la storia del combattimento tra il toro Peseta e il matador Padilla, un film che si addentra nel contesto delle corride a testimoniare la lotta ancestrale tra l’uomo e l’animale, tra la vita e la morte, tra arte e natura.
Sabato 14 giugno, dalle 10 in poi, sempre al Lumière, saranno invece presentati gli altri tre progetti: Uberto, o dell’immaginazione di Marco Mensa ed Elisa Mereghetti, che narra la storia dello scenografo Uberto Bertacca (Viareggio, 1936), un percorso artistico che, nell’arco di oltre quarant’anni, ha toccato tutti i momenti fondamentali del Teatro italiano con incursioni nel cinema, nella televisione, finanche al Festival di Sanremo, e collaborazioni all’estero; Uomini Proibiti di Angelita Fiore, un lavoro che affronta il complesso e mai indagato rapporto tra amore terreno e celibato ecclesiastico, mettendo in luce la devastante sofferenza a cui spesso sono soggette le donne che vivono con un prete la forte esperienza dell’innamoramento; e The Black Sheep di Antonio Martino, ambientato nella Libia di oggi, è la storia di Ausman, ex rivoluzionario combattente amazigh, trainer in sicurezza sulle piattaforme petrolifere in un paese che puzza di petrolio e insicurezza, che non vuole arrendersi al fallimento della rivoluzione dopo la vittoria militare.
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