A Blast di Syllas Tzoumerkas, in uscita per Microcinema Distribuzione il 27 agosto e prodotto da Mario Mazzarotto e Antonio Ferraro, è il secondo film di uno dei realizzatori più acclamati della nuova ondata di registi greci. Protagonista è l’attrice Angeliki Papoulia, vista anche in The Lobster, qui impegnata in uno straordinario tour de force in cui mette in mostra tutte le sue doti, passando da lati comici e spensierati a momenti di grande tensione drammatica. “A Blast – spiega il regista – racconta la disillusione e la radicalizzazione di una generazione. Maria inizia la sua vita da adulta con le migliori intenzioni. Dieci anni dopo, da qualsiasi punto di vista lo si osservi, il suo mondo sta crollando. Non volendo più avere niente a che fare con attenzioni non corrisposte, una dignità persa e la mancanza di voglia di vivere, lei attacca”. Maria sta fuggendo sull’autostrada. Dietro di lei, delle fiamme e una valigia piena di soldi. Davanti a lei, lo spazio desolato dell’autostrada. Soltanto il giorno prima, era una madre e una moglie amorevole, oltre che una figlia responsabile. Oggi, è diventata un’altra persona.
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025