Il numero 58 della rivista bimestrale 8 ½ – Numeri, Visioni, Prospettive del Cinema Italiano nell’uscita di settembre 2021 – anche scaricabile gratuitamente su www-8.mezzo.it – dedica la copertina a archivio e found footage, approfondendo il tema nella direzione della ricerca di una nuova estetica all’interno delle ultime produzioni del cinema italiano.
L’editoriale del direttore Gianni Canova apre sull’attualità più stretta, a meno di sei mesi dalla riapertura delle sale e in un momento ancora transitorio per la situazione sanitaria, riportando entusiasmi di esercenti e pubblico, ma lanciando questa riflessione: “Sta al sistema-cinema, ora, la responsabilità di raccoglierli e di ascoltarli. Di dare loro una risposta adeguata. Senza più piagnistei, senza inutili lamentazioni, ma con la consapevolezza che il destino del cinema dipende da noi. E dalla nostra capacità di prefigurare un futuro che sarà inevitabilmente diverso dal passato, invece che restare inerti ad aspettare invano che tutto torni come prima”.
La sezione Scenari, approfondisce, dunque, il tema del found footage e lo fa anzitutto il direttore aprendo con un confronto temporale, in cui si riflette su come ‘il passato’ vivifichi ‘il presente’, dove l’archivio diventa una miniera inesauribile per generare nuovo senso e nuove prospettive, ma anche per fecondare l’immaginazione creativa. L’approfondimento procede poi con Chiara Grizzaffi, che analizza il potenziale riflessivo e sovversivo dei film che generano altri film, dal found footage ai social network, approdando poi ai Fantasmi della visione di Luisella Farinotti, che ripercorre la storia del riuso dei materiali d’archivio, da Giorni di gloria ai lavori di Gianikian & Ricci Lucchi. Sono poi chiamati a testimoniare in prima persona quattro autori: Wilma Labate, Pietro Marcello, Susanna Nicchiarelli e Francesco Patierno, intervistati da Gian Luca Pisacane. La linea di confine tra ricostruzione parlata della Storia e tracce visive del passato si confonde, e allo stesso tempo dichiara la differenza emotiva e cognitiva dei materiali nell’ Inconscio italiano di Luca Guadagnino, come scrive nel suo articolo Mariuccia Ciotta. La memoria audiovisiva viene indagata anche da Anton Giulio Mancino, che s’addentra nel cinema di Marco Bellocchio; cui segue l’analisi di cinque opere che, usando proprio materiali d’epoca, rendono omaggio al cinema e ai suoi artefici, come scrive Margherita Bordino, prendendo a soggetto film quali Citizen Rosi o Dietro gli occhiali bianchi. La rubrica chiama poi in causa Platone, con Maurizio Di Rienzo che rende soggetto l’Archivio dell’Istituto Luce, che ha prodotto, distribuito e dato sostanza, negli ultimi 10/15 anni, a molto cinema documentario e non solo. Per un’Ecologia dell’immaginario, Giulio Sangiorgio intervista la coppia di registi Martina D’Anolfi e Massimo Parenti. Il tema non si esaurisce, anzi dimostra d’essere un vastissimo tesoro d’indagine, come dimostra Cristiana Paternò, che si dedica agli Home Movies, con due lavori esemplari sul versante del diario: Un’ora sola ti vorrei di Alina Marazzi e Il varco di Federico Ferrone e Michele Manzolini. Ancora, Bruno Di Marino accende una luce sul found footage d’artista, dai fratelli Loffredo al Gruppo70, per passare poi al Gioco di specchi di Matteo Marelli, per cui per gli artisti contemporanei l’archivio si rivela uno sterminato fondo da manipolare e rimettere in circolazione. Come consueto, chiude il Sondaggio di Alice Bonetti.
La rubrica Innovazioni si confronta con l’Architettura, partendo dalla celebrazione della Strada novissima di Paolo Portoghesi – Biennale 1980, ispirazione anche dell’Italian Pavilion 2021 della Mostra del Cinema di Venezia. La profonda sinergia e affascinante analogia tra Cinema e Architettura procede ad essere soggetto del pezzo a cura del professor Carmelo Marabello (IUAV-Venezia), così come Cristiana Paternò lo approfondisce attraverso gli autori, da Michelangelo Antonioni all’opera prima di Luigi Lo Cascio. Silvana Annicchiarico, poi, prende a soggetto il Colosseo Quadrato dell’EUR di Roma, caro a Federico Fellini e Peter Greenaway. Chi sono i registi-architetti del nostro cinema e come hanno portato la loro formazione sul grande schermo? Da Bolognini a Elisa Fuksas ne scrive Paola Casella.
Andrea Mariani in Reprint propone L’amore è un lepidottero di Bruno Munari, da “Il tesoretto. Almanacco dello specchio 1942”; mentre per Racconti di Cinema l’ispirazione arriva dal cinema di Claudio Caligari, con Diego Altobelli autore del racconto L’alba, da L’odore della notte.
Se Dio c’è, da dove proviene il male? s’intitola Anniversari, citando una domanda ricorrente di Nino Manfredi, regista di Per grazia ricevuta, a mezzo secolo dal debutto: di questa opera prima, premiata a Cannes, scrive Nicole Bianchi, con il contributo di Luca Manfredi, rivelatore di un particolare rapporto del padre – e del nonno – con il Padre Eterno. La rubrica Cinema e Istituzioni propone l’intervista Marta Donzelli, neo presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, a cura di Stefano Stefanutto Rosa, e quella a Chiara Valenti Omero, presidente dell’Associazione Festival Italiani di Cinema, sentita da Cristiana Paternò.
In collaborazione con Sky Arte, Cinema e Arte, curato da Nicole Bianchi, torna su Pompei. Eros e Mito diretto da Pappi Corsicato e Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza, in occasione dell’uscita autunnale in sala dei due film. Cinema e Musica porta la firma di Alessandro De Rosa, che racconta di quando Luciano Salce scoprì Ennio Morricone.
Per parlare di Animazione, Nicole Bianchi ha incontrato un giornalista esperto della materia, Oscar Cosulich, partendo da un film imprescindibile e sempreverde come Biancaneve del ’37. Per Cinema e Fumetto si confermano le tavole di Remo Starr – il cinenauta, con testi di Fumasoli e disegni di Farina, a cura di Bugscomics.
La ricetta di CineGourmet è la Pasta alla Norma di Pif, incontrato da Andrea Gropplero di Troppenburg. Con Scanner, la DG Cinema e Audiovisivo del MiC propone Un piano d’azione per la ripresa del settore audiovisivo, a cura di Rossella Gaudio, Iole Maria Giannattasio, Monica Sardelli e Bruno Zambardino.
Singapore è il Paese del Focus curato da Luca Ferrando, con il contributo critico di Elisabeth Wijaya.
La rubrica Cinema Espanso apre con una mostra dedicata alla Valentina di Crepax, per Sara Colombini; mentre Hilary Tiscione intervista Diego Mondella, autore di un libro su Bogart. Liberamente ispirata all’omonimo film di Marco Ferreri, la pièce teatrale La grande abbuffata di Michele Sinisi e Francesco Maria Asselta di cui parla Gianni Canova. Infine Michele Gottardi è stato alla mostra di Casarsa che per la prima volta rende pubblici i Quaderni Rossi di Pasolini.
Geografie traccia una mappa foto-cinematografica a partire da Instagram: Lucrezia Leombruni approfondisce il progetto Lost in Location, 32.000 follower. Internet e Nuovi Consumi, a cura di Carmen Diotaiuti, pone attenzione al fenomeno degli NFT – Non Fungible Token.
Ilaria Ravarino per Punti di vista ha tracciato un panorama intorno al caso David di Donatello-Gabriele Muccino, che aveva tweettato un cinguettio detonante ‘contro’ i fratelli D’Innocenzo.
Ultimo ma stellare Simon&TheStars con Constellaction!: scopriamo il segno della Bilancia, con Monica Bellucci e Elio Germano, e quello dello Scorpione con Angela Finocchiaro e Riccardo Scamarcio.
Ruocco è scrittore, giornalista, attore, documentarista, organizzatore di eventi. Dal 2012 fa parte dello staff organizzativo del Fantafestival e dal 2020 è parte del comitato editoriale di Heroes International Film Festival
Raccontare il cinema italiano attraverso le voci dei produttori. E’ l’idea che guida “Champagne e cambiali”, il volume di Domenico Monetti e Luca Pallanch, uscito in questi giorni in libreria con Minimum Fax in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia
L'autore Gianfranco Tomei insegna Psicologia Generale, Sociale e della Comunicazione presso la Sapienza di Roma. E' esperto di linguaggi audiovisivi e multimedialità e autore di romanzi, cortometraggi e documentari
Il termine ‘audiodescrizione’ non è ancora registrato nei vocabolari e nelle enciclopedie. Nell’editor di testo di un computer viene sottolineato in rosso, come un errore. Una parola che non esiste, un mare inesplorato. Di questo e di tanto altro si è parlato alla presentazione del libro di Laura Giordani e Valerio Ailo Baronti dal titolo “Audiodescrizione. Il Signore degli Anelli. La compagnia dell’AD” (edito da Hoppy) che si è tenuta ieri alla Casa del Cinema di Roma