72 Trento Film Festival con Alessio Boni e Veronica Pivetti, Erri De Luca e Francesco Nuti

120 film in programma: la montagna come Natura, metafora, strumento per l’essere umano per l’esplorazione fisica e spirituale. Tra gli ospiti, Corrado Augias, Beppe Severgnini, il filosofo Umberto Galimberti, Reinhold Messner


Un’edizione eterogenea e ricca di spunti di riflessione, con ospiti italiani e internazionali, da Alessio Boni e Veronica Pivetti a Corrado Augias, Beppe Severgnini e Erri De Luca, al filosofo Umberto Galimberti e, naturalmente, al grande alpinista e amico storico del Trento Film Festival, Reinhold Messner.

La 72ma edizione della manifestazione nel capoluogo trentino annuncia 120 film e oltre 130 eventi in programma, dal 26 aprile al 5 maggio.

Le sezione cinematografiche sono 6, oltre ai titoli dedicati all’Irlanda, Paese ospite di questa edizione: Concorso Internazionale, Alp&Ism, Anteprime, Proiezioni Speciali, Terre Alte, Orizzonti Vicini.

L’apertura del Trento FF è affidata a Oura El Jbel (Dietro le montagne) del tunisino Mohamed Ben Attia, mentre la chiusura a Kinra-Motherland del peruviano Marco Panatonik, già vincitore dell’Astor d’oro come Miglior Film al Festival Internazionale del Cinema di Mar del Plata.

25 sono i titoli in Concorso – tra cortometraggi e lungometraggi, in competizione per la Genziana d’Oro: la montagna al Trento Film Festival si rinnova come Natura, metafora, strumento per l’essere umano per l’esplorazione fisica e spirituale, dall’animazione alla sperimentazione, dalla fiction al documentario.

Questo spirito versatile e avvincente appartiene anche ai titoli italiani in Concorso: Terra Nova: il paese delle ombre lunghe di Lorenzo Pallotta, un originale lavoro sulle immagini d’archivio di una spedizione antartica del 1988; Il Picco della Ventura di Mattia Tafel, corto animato; ancora, il racconto di un astronomo in cerca di isolamento nella fiction italo-svizzera Segnali di vita di Leandro Picarella; e quello di Alpi, storia di un gruppo di adolescenti  tra le montagne della provincia di Aosta, di Luca Ciriello; fino al documentario  Marmolada – Madre roccia di Cristiana Pecci e Matteo Maggi, una produzione Sky in anteprima assoluta, sull’apertura di una nuova via, un’impresa umana prima che agonistica di quattro alpinisti eccezionali come Matteo Della Bordella, Massimo Faletti, Maurizio Giordani e la giovanissima Iris Bielli. Il gruppo dolomitico è protagonista anche in Marmolada 03.07.22 di Giorgia Lorenzato e Manuel Zampellon, documentario ricco di interviste, materiale di repertorio inedito e nuove riprese sulla tragedia del 2022.

Nel programma delle Proiezioni speciali (12 titoli, 10 lungometraggi e 2 corti), l’omaggio a Francesco Nuti con il suo film “di montagna” Tutta colpa del paradiso; l’anteprima de L’età sperimentale di Marco Zingaretti, protagonista Erri De Luca, che sarà presente insieme a Fausto De Stefani per esplorare il tema, spesso tabù, del legame fra vecchiaia e frequentazione della montagna. Da segnalare i restauri di Gasherbrum (La montagna lucente) di Werner Herzog realizzato 40 anni fa con Reinhold Messner (presente al Festival) e Hans Kammerlander, e il restauro del film muto Der Berg des Schicksals (La montagna del destino) di Arnold Fanck, che compie 100 anni e per l’occasione sarà musicato dal vivo.

In Alp&Ism, il Festival propone un’ampia selezione di film su imprese eccezionali: l’emozione agonistica, l’avventura e l’esplorazione si accompagnano al respiro cinematografico. Nella sezione – che conta 25 titoli, pari a quelli in Concorso – tante le proiezioni che vantano la presenza in sala dei protagonisti, tra cui: Tamara Lunger per Petta Reddast di Valentin Rapo, Hervé Barmasse per Monte Corno – Pareva che io fossi in aria di Luca Cococcetta, passando per i fortissimi climbers Edu Marin e Stefano Ghisolfi, rispettivamente protagonisti in Keep It Burning di Guillaume Broust ed Excalibur di Andrea Bandinelli, Niccolò Conterno e Diego Borello.

Tra le numerose personalità ospiti degli incontri, il giornalista Beppe Severgnini apre le danze con la lectio alla cerimonia di apertura e con lo spettacolo inedito Una storia scivolosa, accompagnando il pubblico in un viaggio attraverso il cambiamento del nostro rapporto con la montagna, in particolare durante la stagione invernale; mentre il filosofo Umberto Galimberti,  in occasione del centenario dell’istituzione Museo del Castello del Buonconsiglio, parlerà del significato nascosto dietro il motto “conosci te stesso”.

La seguitissima sezione Destinazione… quest’anno mira a far viaggiare il pubblico verso l’Irlanda, terra di migrazioni e paesaggi mozzafiato, alla scoperta dell’irishness, tra cinema, letteratura e musica, con Cisco dei Modena City Ramblers che suonerà i successi di Riportando tutto a casa, a trent’anni dall’uscita dell’album.

Di arrampicata, e dei legami che la roccia riesce a creare fra luoghi e persone, parlerà la guida alpina Elio Orlandi, forte dei suoi 50 anni d’attività in Dolomiti e Patagonia, accompagnato dall’attore Alessio Boni, in una serata evento – intitolata Legami – che andrà in scena lunedì 29 aprile, fra racconti, ospiti e musica.

Danze – verticali – nell’incontro letterario con la climber iraniana Nasim Eshqi, pioniera dell’arrampicata sportiva al femminile nel suo Paese, che presenterà il libro Ero roccia, ora sono montagna. Un modello al quale in molte possono ispirarsi, in un ambiente – come quello dell’arrampicata – dove, a differenza di altri sport, le massime difficoltà sono state raggiunte sia da uomini che da donne. Un tema, questo, al centro del convegno “9b+ femminile plurale”, con alcune fra le più forti ed internazionali rappresentanti dell’arrampicata sportiva al femminile, quali Wafaa Amer, climber d’origine egiziana, e Lucia Capovilla, pluricampionessa paralimpica.

Un 50mo anniversario da festeggiare in grande stile è quello del Premio ITAS del Libro di Montagna: madrina della serata Veronica Pivetti, con la partecipazione straordinaria di Corrado Augias, illustre voce del panorama culturale e letterario italiano.

Non mancheranno le proposte del T4Future, la sezione del Festival dedicata alle nuove generazioni: un programma di proiezioni, laboratori e attività pensato per favorire l’educazione all’immagine e promuovere tematiche legate allo sviluppo sostenibile, alla tutela dell’ambiente e all’educazione alla cittadinanza attiva. Tra i protagonisti Davide Baldoni, diplomato all’Accademia Disney e dal 1999 illustratore per “Topolino”, e il regista Enzo d’Alò, che presenterà il suo ultimo lungometraggio animato, Mary e lo spirito di mezzanotte.

Nicole Bianchi
08 Aprile 2024

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