‘7 Days in Entebbe’ fuori concorso alla Berlinale

Il film di José Padilha, fuori concorso al Festival, racconta del 27 giugno 1976 quando quattro dirottatori sequestrarono un volo Air France da Tel Aviv a Parigi


BERLINO – Fuori concorso alla Berlinale 7 Days in Entebbe di José Padilha, che racconta del 27 giugno 1976 quando quattro dirottatori sequestrarono un volo Air France da Tel Aviv a Parigi. Tra i dirottatori due membri del FPLP (Fronte Popolare Liberazione Palestina) e due tedeschi del gruppo estremista di sinistra Revolutionary Cells. Il film, con un cast composto da Rosamund Pike, Daniel Brühl, Eddie Marsan, Lior Ashkenazi, Denis Menochet e Ben Schnetzer, ricostruisce con puntualità quello che è successo dopo che l’aereo atterrò a Entebbe grazie al sostegno dell’allora dittatore ugandese Idi Amin, ma propone anche una sua lettura del dirottamento, in particolare per quanto riguarda il rilascio degli ostaggi non ebrei, ma soprattutto rivede la figura del fratello maggiore di Netanyahu, Yonathan ‘Yoni’, che partecipò al raid morendo sul campo. Per la famiglia Netanyau fu l’uomo chiave del blitz, mentre nel film Yoni (Angelo Bonanni) è il primo ad essere ucciso da un soldato ugandese a guardia dell’aeroporto.

Una storia vera, con tanto di immagini di archivio sui titoli di coda, realizzata da regista brasiliano che, qui alla Berlinale, ha vinto l’Orso d’oro con Tropa de elite

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19 Febbraio 2018

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In anteprima europea nella sezione Panorama Skin di Guy Nattiv, la vera storia di Bryon Widner, fanatico naziskin redento appartenente ad una feroce famiglia di skinheads. Interpretato da Jamie Bell, il film è stato presentato al Toronto International Film Festival dove ha vinto il Premio Fipresci della Critica

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