65 – Fuga dalla Terra, Adam Driver è un alieno tra i dinosauri

Dal duo di produttori dietro A Quiet Place 2, Scott Beck e Bryan Woods, e dal leggendario Sam Raimi, arriva nei cinema dal 27 aprile 65 - Fuga dalla terra, ​proposta sci-fi con Adam Driver


Tra giurassico e futuristico, salvezza e apocalisse: 65 Fuga dalla Terra cerca originalità negli estremi. Adam Driver è l’alieno di una civiltà superiore, giunto per errore sulla terra alla viglia della più grande catastrofe che l’abbia mai colpita, la stessa che uccise i dinosauri. 65 sono gli anni, milioni. Pressappoco la distanza tra noi e l’estinzione dei giganteschi predatori. Sicché al grido primitivo di un T-Rex risponde l’onda d’urto di un fucile con menù touch a led, caricato da un disperato Adam Driver in fuga dalla terra.

 

Dal duo di produttori dietro A Quiet Place 2, Scott Beck e Bryan Woods, ma anche dal leggendario Sam Raimi, arriva nei cinema italiani dal 27 aprile il racconto di un’apocalisse sci-fi che si distingue dal parterre di proposte in cartellone e al contempo ricorda tanto altro. Tanto del passato, o del superato. Adam Driver sopravvive allo schianto sulla terra assieme a Koa, interpretata da Ariana Greenblatt. La giovane non parla la sua lingua e i due sono costretti a un arduo viaggio in cerca della navicella di salvataggio potendo comunicare solo per gesti o grida disperate.

L’interazione è tra le tante che guardano a La Strada di McCarthy, da dove arriva anche The Last of Us: terre desolate ma piene di pericoli, attraversate in fila indiana dal prototipo stilizzato del rapporto padre-figlio, nucleo ultimo di sopravvivenza. La durata contenuta, appena 90 minuti, rarità per un genere ormai colonizzatore delle due ore e mezza, soprattutto quando dietro ci sono spalle larghe come quelle di Sony, non conduce a esiti ugualmente incisivi, ma è anche il porto sicuro del film. 

La trama lineare, scandita dai pericoli incontrati dai protagonisti, gioca con lo spettatore evocando possibili legami tra gli esseri umani e la civiltà aliena giunta per errore sulla terra. Nei primi minuti di 65 – Fuga dalla terra, le scritte a schermo raccontano di viaggiatori tra gli astri, rievocazione della teoria degli antichi astronauti, da sempre tesoro inestimabile per il genere sci-fi. Siamo figli di questi alieni così simili a noi? Sono tornati o i primi giganteschi abitanti della terra li hanno terrorizzati? Accenni, ipotesi e squarci che 65 Fuga dalla terra chiama a sé prima prima di esiliarsi tra dinosauri e interazioni comiche con poco ritmo, soluzione ultima per lanciare un filo allo spettatore, ma anche veloci fughe nelle caverne mentre la silhouette di un T-Rex si staglia su schermo durante una suggestiva tempesta.

65 Fuga dalla terra fa della sopravvivenza un traino importante. La terra, ai tempi dei Velociraptor, è un luogo denso di pericoli. Messi in fila, tra gli estremi di due punti sulla mappa, compongono una sceneggiatura che trasforma anche un geyser in nemico giurato. Ricorda After Earth, il film di Shyamalan con Will Smith e figlio, ma prende spunto anche dal James Cameron di Aliens e ovviamente Jurassic Park. Le feroci bestie che calpestano la terra sembrano però quelle apparse nel rilancio del franchise ideato da Spielberg, Jurassic World, dalle fattezze di antichi Godzilla. Adam Driver può solo scaricare il proprio fucile sulla scorza inamovibile di T-Rex ignari dell’imminente impatto del meteorite, ultimo ed eclatante dei numerosi pericoli affrontati dalla povera coppia di alieni protagonisti. 

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27 Aprile 2023

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