31 ottobre 2024, la rassegna stampa

Le interviste a Demi Moore, Dario Argento ed Elio Germano, le sceneggiature inedite di Pierpaolo Pasolini, la preview londinese del documentario di George Clooney, lo stop alla terza stagione di ‘Tutto chiede salvezza’

Giovedì

Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo

 

DEMI MOORE: THE SUBSTANCE È UN FILM PARLA DI CORPI FEMMINILI

“Quando fai di tutto per avere qualcosa che ritieni sia meglio di ciò che hai, rischi di perdere tutto quel che avevi”. Fulvia Caprara su ‘La Stampa riporta le parole dell’attrice protagonista del film horror di Coralie Fargeat da oggi in sala. “È una storia simile alla mia esperienza con il mio corpo, l’importanza che gli davo, le torture cui mi sono sottoposta, continua Moore. “Mi avevano fatto credere che la mia vita fosse finita a 40 anni. Ho studiato scienze politiche, sono femminista, eppure queste cavolate si erano infiltrate nella mia testa. Questo film è una dichiarazione politica: certe idee devono scomparire”.

 

DARIO ARGENTO: COSÌ HO IMPORTATO HALLOWEN IN ITALIA

“Vivevo a Los Angeles, lavoravo alla postproduzione di un film, forse Trauma, erano i giorni di Halloween ma non sapevo cosa fosse”, racconta il maestro dell’horror ad Arianna Finos in un’intervista a tutto campo su ‘la Repubblica’. “Vedevo in strada ragazzi mascherati che andavano nelle case a rompere le scatole e mi incuriosii (…). Tornato in Italia ho pensato fosse una cosa perfetta per il mio negozio, ‘Profondo rosso’, l’ho riempito di zucche e tutto l’armamentario. Nessuno lo faceva, prima, in Italia. Che film consiglio di vedere in questa giornata? In cima alla lista c’è Halloween del mio amico John Carpenter, poi tanti altri. Tra i miei, senza dubbio Suspiria”.

 

ELIO GERMANO: IL MIO BERLINGUER CONTRO L’INDIVIDUALISMO DOMINANTE

“Non è mai facile avvicinarsi a un personaggio realmente esistito”, racconta a Gian Luca Pisacane su ‘Famiglia Cristiana’ il protagonista di Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre, film di apertura alla Festa del Cinema di Roma con cui Germano ha vinto il premio per il Miglior Attore. “Bisogna abbandonare idee e pregiudizi, e aprirsi a qualcosa di nuovo. Così si può cercare di restituire al pubblico la complessità dell’essere umano. Berlinguer ha una storia che, al di là delle sue idee, è un esempio di dedizione al servizio degli altri, oggi invece domina l’individualismo e i cittadini si sono trasformati in clienti. È il potere, l’interesse, che porta alla rovina”.

 

PASOLINI INEDITO E LE STORIE SCELLERATE PER SERGIO CITTI

“Tra il 1954 e il 1960 Pasolini scrisse più di trenta copioni per film di Fellini, Bolognini, Soldati e altri cineasti”, ricorda su ‘la Repubblica’ Roberto Chiesi, responsabile del Centro Studi pasoliniano. “Dopo l’esordio alla regia con Accattone (1961), si dedicò quasi esclusivamente al suo cinema ma fece eccezione per Sergio Citti, scrivendo Storie scellerate (1973), delle quali rimane ancora inedita la terza, forse la più bella ed emblematica. Il dattiloscritto originale (pubblicato in foto sul quotidiano) sarà oggetto per la prima volta di una parziale pubblicazione nel nuovo numero di ‘Studi pasoliniani’, la rivista internazionale diretta da Guido Santato ed edita da Fabrizio Serra”.

 

GEORGE CLOONEY, UN DOC PER DIMOSTRARE CHE “LE FAKE NEWS CI TRAVOLGERANNO”

Il corrispondente da Londra de ‘la Repubblica’ Antonello Guerrera riporta le parole della star, che insieme a Grant Henslov è il produttore esecutivo del documentario How to build a truth engine (Come costruire un motore della verità), proiettato in anteprima europea in un cinema di Soho: “Non c’è mai stato nella storia un momento più cruciale per parlare di disinformazione”, ha detto Clooney alla preview. “È come un treno che viaggia a bassa velocità, tutti ne sono consci, ma nessuno può fermarlo. Ma stavolta non potremo sostenere che non ci avevano avvertito”.

 

TUTTO CHIEDE SALVEZZA, È ‘GIALLO’ SULLA TERZA STAGIONE

La terza stagione di Tutto chiede salvezza, la serie Netflix la cui prima edizione era stata tratta dall’omonimo romanzo (Premio Strega Giovani 2020) di Daniele Mencarelli, non sarà prodotta. Lo rende noto Maurizio Caverzan su ‘La Verità’, in un articolo che riporta le parole del regista e sceneggiatore Francesco Bruni su Instagram: “chissà che un domani non troveremo il modo di raccontarla, speriamo non al bar”, scrive Bruni, lasciando aperta la possibilità che qualche altro editore si faccia avanti.

 

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31 Ottobre 2024

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