26 luglio 2024, la rassegna stampa

Sui giornali di oggi le riflessioni dedicate al box office 2023, il primo giorno di Ventotene Film Festival, viaggio nella storia dell'Istituto Luce e il centenario dell'Archivio, intervista ad Alessandro Borghi, Monicelli ricorda Monicelli e l'omaggio a Morandini


Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo.

Al box office 2023 domina Inside Out

Alberto Crespi su La Repubblica analizza l’andamento del box office nella stagione 2023-2024, evidenziando che solo Inside Out 2 e C’è ancora domani hanno ottenuto risultati significativi, mentre il resto dei film ha registrato performance deludenti. Nonostante la qualità dei titoli italiani, come quelli diretti da attrici alla regia, i numeri al botteghino non sono stati soddisfacenti. Anche alcuni blockbuster hollywoodiani, come Twisters e Furiosa, non hanno raggiunto le aspettative. Crespi osserva: “Troppi remake, troppi sequel? Domanda sbagliata. Cos’è Inside Out 2, se non un sequel?”​​. Nel frattempo però incombe il nuovo Deadpool e Wolverine, che come sottolinea oggi il Corriere della Sera, in Italia registra 2 milioni di euro in un solo giorno.

Settima arte sbarca a Ventotene

Pietro De Leo su Il Tempo racconta l’apertura del Ventotene Film Festival, evento patrocinato dalla Direzione Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, dalla Regione Lazio e dal Parlamento Europeo. Il festival, che si terrà fino al primo agosto, vedrà la partecipazione di numerosi ospiti tra cui Paolo Virzì, Neri Marcorè, Laura Morante e Vinicio Marchioni. Il festival include diverse sezioni, tra cui il concorso internazionale “Green Path” dedicato al tema ambientale e “Ritratto di Chef”, che esplora le storie di figure iconiche del mondo culinario. De Leo scrive: “Il binomio tra l’isola di Ventotene e il cinema ci riporta ai due film di Paolo Virzì, Ferie d’Agosto e Un altro ferragosto“​​. Attesa anche per i dibattiti, come quello dedicato ai close-up nazionali a cui interverranno la Presidente di Cinecittà e APA Chiara Sbarigia, che riceverà il Premio Vento d’Europa, il produttore di Lucky Red Andrea Occhipinti, l’attrice Ambra Angiolini, Stefano Albertini professore della New York University, la sceneggiatrice Ludovica Rampoldi, Simone Gattoni produttore di Kavac Film.

Viaggio nella storia dell’Istituto Luce

Marco Cicala su Il Venerdì di Repubblica esplora la storia dell’Istituto Luce. Al centro dell’excursus storico anche l’importanza dell’Archivio dell’Istituto, di cui ricorre il centenario, celebrato con numerose iniziative, come la produzione di cortometraggi e la realizzazione di un podcast. Cicala racconta gli albori dell’Istituto, “le cui peraltro mirabili teche sono ormai quasi integralmente accessibili online”. Dai cinegiornali di propaganda agli insospettabili  cortometraggi sulla vita degli insetti, una tuffo nel passato. Viaggio similare per Emiliano Morreale, sempre su Il Venerdì di Repubblica, che ripercorre la storia dell’Istituto Luce fino ai giorni nostri. Dopo la guerra, l’Istituto fu messo in liquidazione, ma riuscì a sopravvivere grazie a vari accorpamenti e a una progressiva riscoperta del suo vasto archivio. “Immagini preziose per trasmissioni divulgative, e lo stesso Luce ha prodotto o coprodotto lavori con grande uso di repertorio che rileggevano la storia recente, da Amelio a Munzi, da Bechis a Guadagnino”.

Ottavia Monicelli ricorda il padre

Eugenio Murrali sul Corriere della Sera intervista Ottavia Monicelli, figlia del celebre regista Mario Monicelli. Ottavia racconta la vita e la carriera del padre, svelando aneddoti personali e riflessioni sulla sua eredità cinematografica. “Credeva nella sacralità della libertà di ciascuno – racconta – Con il primo film, a 20 anni, vinse un premio a Venezia. Iniziò a collaborare con Steno. Ha fatto un cinema internazionale, non sempre capito”.

Guardare i film come Morandini

Emiliano Morreale su Il Venerdì di Repubblica ripercorre la carriera del critico cinematografico Morando Morandini, sottolineando come la sua opera abbia influenzato il modo di guardare i film in Italia. Morandini, attraverso le sue recensioni e il celebre dizionario dei film, ha aiutato generazioni di spettatori a orientarsi nel mondo del cinema. Morreale scrive: “Pochi come Morandini hanno incarnato la figura umile e proba del critico-giornalista, che segue le uscite settimanali accompagnando con gusto sicuro e fraterno lo spettatore”​​.

Alessandro Borghi sul cinema italiano, i premi e il sesso

Giovanni Bogani su QN – Giorno/Carlino/Nazione intervista l’attore italiano Alessandro Borghi, che parla apertamente della sua carriera, della paternità e delle sue visioni sulla sessualità (da poco ha interpretato Rocco Siffredi nella serie Netflix Supersex). “lo credo che i premi non valgano nulla – spiega l’attore -, vale la riconoscenza, la stima delle persone che hai intorno. Vale la nostra felicità di far parte di un gruppo”.

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