Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo.
Fresca vincitrice dell’Orso d’oro per il suo Dahomey, Mati Diop è intervistata da Arianna Finos per “La Repubblica”. Il film racconta la storia della restituzione di beni artistici sottratti nel 1892 al Benin: “Spero che offra uno specchio ai giovani perché vedano quanto sono potenti quando si uniscono e non restano divisi nella paura” dichiara la regista, che ha ammesso di non avere visto il film di Matteo Garrone: “è un genio, i suoi film sono meravigliosi, ma non posso accettare l’idea di mettere la videocamera su un barcone e rievocare quei momenti”.
Il primo blockbuster del 2024 è alle porte e Paolo Mereghetti non può mancare con la consueta recensione su “Il Corriere della Sera”. “Una scommessa vinta” è come definisce Dune – Parte Due di Denis Villeneuve con un Timothée Chalamet “più maturo espressivamente”. Tre stelle su quattro è la valutazione finale.
“È unica, può sedurre o uccidere per ottenere quello che vuole, senza rimorsi per quello che fa. C’è qualcosa di letale in lei”: è così che Eva Green descrive il personaggio di Milady, protagonista del nuovo adattamento francese de I tre moschettieri. L’intervista su “Il Corriere della Sera” è firmata da Stefania Ulivi.
In occasione dell’uscita sul grande schermo del documentario Adesso vinco io, Giuseppe Mustica de “Il Messaggero” ripercorre le vicende del grande allenatore Marcello Lippi, protagonista del doc diretto da a Herbert Simone Paragnani e Paolo Geremei. “Novanta minuti di aneddoti (nemmeno il tempo scelto sarà causale), ovviamente molti a tinte bianconere, e di immagini che lasciano il segno” si legge.
Giulia Caminito su “La Stampa” approfondisce il rapporto tra la scrittrice Maria Bellonci e la Marchesana di Mantova Isabella d’Este, protagoniste del documentario candidato ai Nastri Regine di quadri, diretto da Anna Testa. Il film racconta“due grandi donne allo specchio”, che collaborarono per la creazione del capolavoro dell’autrice: Rinascimento privato.
Su “Domani” Giulia Sias analizza fenomeno culturale e mediatico di Mare Fuori, una serie che, a suo avviso, con la quarta stagione è diventata “più scontata e meno audace”. Il rischio è che il grande pubblico scopra Mare fuori solo dopo una sua evoluzione più commerciale: un gioiellino della nostra serialità che vive il paradosso di essere “trattato da anatroccolo quando era un cigno e acclamato come fosse un cigno quando ormai si è trasformato in un brutto anatroccolo”.
Nella rassegna stampa di oggi l'intervista a Lily-Rose Depp, protagonista di Nosferatu, al nuovo Zorro Jean Dujardin e al regista palestinese Rashid Masharawi
Tra le pagine dei giornali oggi una rocambolesca lite tra Vanzina e Eastwood per un parcheggio, l'accusa di Variety contro la serializzazione a Hollywood, un'intervista a Paola Minaccioni e il doc di Giovanna Gagliardo su Cesare Pavese
Salvatores: "Fellini mi incoraggiò tra i corridoi di Cinecittà", Filippo Ulivieri presenta il suo libro "Sulla Luna con Stanley Kubrick". L'intervista a Johnny Deep
Michelle Yeoh nel musical Wicked, Santamaria in Una terapia di gruppo, la presenza di Margarethe Von Trotta a 'Cinema e donne' e un exploit teatrale di Violante Placido tra le notizie principali di oggi