Media, il programma europeo dedicato al cinema, compie 25 anni. Un’occasione per festeggiare e rendere note anche alcune cifre: l’Italia dal 2007 al 2015 ha incassato 66,3 milioni di euro. Fra i beneficiari dei fondi europei, pellicole come ‘La vita è bella’, ‘La stanza del figlio’ o ‘La meglio gioventù’, ma anche laboratori, eventi e rassegne, come il Torino Film Lab (2.297.300 euro fra 2010 e 2015), il MIA (Mercato internazionale audiovisivo) a Roma (897.000 euro fra 2008 e 2015) e il Festival del cinema ritrovato a Bologna (441.000 euro fra 2007 e 2015).”Il programma Media ha giocato un ruolo essenziale per aiutare i film europei a raggiungere un nuovo pubblico oltre i confini” ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Andrus Ansip, responsabile del mercato unico digitale. “Dobbiamo costruire sulla base di questo successo ed aumentare la circolazione dei contenuti in Europa con il contesto giusto” ha aggiunto Ansip, che sarà insieme al commissario per l’economia digitale, Gunther Oettinger, al Festival di Cannes, per discutere i risultati raggiunti da Media e di come l’Ue intende rafforzare il settore dell’audiovisivo, che impiega oltre 1,3 milioni di persone nei 28. Nove dei ventuno film in competizione per la Palma d’oro, quest’anno, hanno ricevuto aiuti dal programma europeo.
Tra le acquisizioni I Wonder Pictures al Marchè du Film, The Student (Un Certain Regard), All these Sleepless Nights, le folli notti insonni dei giovani di Varsavia, e il nuovo cyber doc del premio Oscar Alex Gibney, Zero Days
Il regista racconterà la storia d'amore tra l'attrice Anne Wiazemsky e Jean Luc Godard da lei conosciuto sul set de La cinese per poi diventare moglie e interprete dei suoi film
Alla fine Valeria Golino lo dice chiaramente. "C'è stata unanimità? Quasi". E aggiunge: "Ci sono state lunghe discussioni, ma nessuna decisione è stata presa coi musi", e definisce l'esperienza appena conclusa "faticosa e memorabile". A caldo è abbastanza evidente che la giuria di George Miller ha dovuto fare un bel po' di compromessi. Due particolari rivelatori. Il doppio premio a The Salesman, il bel film di Asghar Farhadi che forse avrebbe meritato la Palma d'oro, e il premio per la regia ex aequo. I premi
E’ Ken Loach con I, Daniel Blake il re del palmarès di Cannes 2016. Seconda Palma a dieci anni di distanza per il regista britannico, che aveva già conquistato il premio con Il vento che accarezza l'erba. “Cercate di restare forti, per favore. Ci sono persone che faticano a trovare il cibo nel quinto paese più ricco del mondo – ha detto il regista alla premiazione – il cinema serva anche a dare speranza. Un altro mondo è possibile e necessario”. Fanno colore le copiose lacrime di Xavier Dolan e l'esuberanza di Houda Benyamina, vincitrice della Camera d'or. I premi