21 giugno 2024, la rassegna stampa

La morte di Donald Sutherland, le interviste a Chiara Mastroianni, Thelma Schoonmaker e Volker Schlöndorff, la mostra dedicata ai costumi di Edith Head e il dibattito sul futuro del cinema


L’ADDIO A SUTHERLAND, “INQUIETO, ANTIEROE, CAMALEONTE, INNAMORATO DEL CINEMA”

Tutte le testate nazionali danno ampio spazio alla scomparsa dello straordinario attore canadese, che con oltre 130 film all’attivo e un Oscar alla carriera collaborò anche con Fellini (Casanova) e Bertolucci (Novecento). Quattro titoli scelti fra i numerosi che gli rendono omaggio: “Il camaleonte Sutherland”, a sottolinearne l’eccezionale versatilità (Corriere della Sera), Il sorriso dell’antieroe” (La Stampa) “Addio Donald, attore innamorato di tutto il cinema” (Il Fatto Quotidiano) e “Il suo volto inquieto tra Hollywood e Fellini” (QN).

CHIARA MASTROIANNI: IO E IL FANTASMA DI MIO PADRE

“Papà veniva a trovarmi spesso a Parigi, poi lo vedevo d’estate nelle vacanze, oppure a Cinecittà con Fellini”, racconta a Valerio Cappelli sul ‘Corriere della Sera’ la figlia di Mastroianni e Catherine Deneuve, che interpreta il padre in Marcello mio di Christophe Honoré. “Non è un biopic. È stata una gioiosa seduta di spiritismo con mio padre. A 16 anni Mi sono tagliata i capelli per assomigliargli ancora di più, (…) è come se il regista avesse avuto accesso al mio inconscio”.

THELMA SCHOONMAKER E IL DOC SUI ‘MAESTRI’ DI MARTIN SCORSESE

“Dopo aver diretto successi come Duello a Berlino, Volo senza ritorno, Scala al paradiso e Scarpette rosse, Michael Powell ed Emeric Pressburger caddero in disgrazia. Finché negli anni 70 Martin Scorsese, che aveva amato i loro film, andò a cercare Powell nel Regno Unito, volle che fosse proprio lui a consegnargli un premio al festival di Edimburgo, e lo salvò dall’oblio”, racconta a Marco Consoli Sul ‘Venerdì’ di Repubblica l’84enne montatrice, 25 film di Scorsese in 50 anni e tre Premi Oscar. L’intervista svela la prossima uscita su MUBI (il 28 giugno) del documentario di David Hinton Made in England: i film diPowell e Pressburger, di cui è produttrice, narrato da Scorsese stesso.

VOLKER SCHLÖNDORFF: IL CINEMA FENOMENO COLLETTIVO, COME LA POLITICA
Su ‘Avvenire’ Fulvio Fulvi intervista il grande regista tedesco, ospite in questi giorni di “Gradus, passaggi per il nuovo” del ReggioParmaFestival. “Si è perso il gusto di stare insieme agli altri”, afferma. Schlöndorff (Oscar e Palma d’Oro per Il tamburo di latta). “Rischia di perdersi il cinema come fenomeno collettivo. E un po’ anche la crisi della politica può dipendere da ciò. Inoltre i finanziamenti per produrre un film oggi sono quasi impossibili, ci vogliono due o tre mesi per scrivere una sceneggiatura, due o tre anni per avere i fondi necessari, e alla fine ci si dimentica dei progetti”.

FABRIZIO FERRARO: IL CINEMA NON ESISTE SENZA OCCHI CHE GUARDANO NELL’OSCURITÀ
Proseguono sul ‘manifesto’ gli interventi di critici e cineasti che analizzano i mutamenti in corso nel mondo del cinema. “Oggi, nelle immagini, è sempre più assente una forma conflittuale, e non nei contenuti, ma nella propria costituzione essenziale, nella propria ferita”, scrive il regista. “Oggi si producono milioni di film, non per essere visti, non per essere attivati attraverso un lavoro di relazione visiva, ma per sostenere e mantenere l’apparato tecnico. La luce oscura è presente già nei nostri occhi, bisognerebbe solo reagire a questo accecamento da troppa chiarezza visiva”.

EDITH HEAD, UNA MOSTRA NEGLI STATES PER LA STILISTA DELLE STAR
Sul ‘Venerdì’ di Repubblica Sofia Gnoli parla della mostra che l’Oklahoma City Museum of Art dedica alla grande stilista: Edith Head & The Golden Age of Hollywood (dal 22 giugno al 29 settembre). Attraverso circa 70 costumi, bozzetti e spezzoni di film, vengono ripercorsi i sessant’anni della sua attività, a partire dal sodalizio con Alfred Hitchcock: dalle mise disegnate per Grace Kelly in La finestra sul cortile (1954) al tailleur grigio di Kim Novak in La donna che visse due volte (1958), fino al completo verde pistacchio di Tippi Hedren in Gli Uccelli (1963).

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21 Giugno 2024

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