17:58 – Cai Shangjun e il giustiziere

La Mostra di Venezia è stato un traguardo difficile per il film sorpresa People Mountain People Sea del cinese Cai Shangjun, che si è aggiunto in corsa alle pellicole in concorso. Pare che le autorità cinesi abbiano rifiutato per cinque volte il visto di censura nonostante i vari cambiamenti apportati. Ma il regista è diplomatico: “Durante le riprese ho avuto massima libertà, ma in una fase successiva qualche cambiamento l’ho dovuto apportare. Si sa che per realizzare il proprio film bisogna cedere a qualche compromesso”.

La storia è quella di Lao Tie, che tornato a vivere nel suo villaggio in una provincia remota della Cina, decide di dare la caccia all’assassino del suo fratello minore. Un mondo in cui la legge difficilmente viene applicata e ci sono realtà di durissimo sfruttamento come quello della miniera. “In Cina la legge c’è ma nelle zone più remote del Paese si sta ancora ‘costruendo’. In situazioni come quella del film prevalgono le leggi sotterranee e sociali. Da qui viene la reazione di Lao Tie, risponde non con un silenzio inerme ma con i fatti”, dice Cai Shangjun.

Il film, produttivamente hongkonghese, è ispirato a una vicenda reale, accaduta nella provincia di Guizhou, dove sette fratelli di diverse età si misero a caccia di un killer. “Non sarei riuscito a costruire un film con tutti quei personaggi e allora ho focalizzato la mia attenzione su uno”.