16:43 – Mikhalkov va agli Oscar e scoppia la polemica

E’ polemica in Russia per la scelta dell’ultimo film del celebre regista Nikita Mikhalkov, Cittadella, come candidato russo all’Oscar per il miglior film straniero: la costosissima pellicola, stroncata dalla critica e ignorata dal pubblico, ha ottenuto ieri sera cinque voti su otto nella commissione del cinema russo, dove siede lo stesso Mikhalkov, avendo così la meglio sul Faust di Aleksandr Sokurov, Leone d’oro nell’ultimo Festival di Venezia, e su Elena, di Andrei Zviagintsev, premio speciale della giuria all’ultimo festival di Cannes.

Il presidente della commissione, Vladimir Menshov, premio Oscar nel 1981 per il film Mosca non crede alla lacrime, si è rifiutato di firmare il verbale della seduta e ha contestato pubblicamente la scelta. In un’intervista rilasciata a Radio Eco di Mosca ha sostenuto che Mikhalkov ha proposto il suo film “sapendo che avrebbe vinto, perché nella commissione ci sono persone che sono suoi subordinati”. “Tutto dipende dal potere personale di Mikhalkov”, ha aggiunto, rilanciando le accuse mosse da tempo all’autore de Il sole ingannatore (premio Oscar per il miglior film straniero nel 1994) per la sua gestione personalistica, a tratti autoritaria, dell’Unione cineasti che dirige. “Ancora una volta, la commissione russa per gli Oscar ha preferito il clientelismo al buon senso”, ha commentato il quotidiano Moskovski Novosti.

Cittadella completa la trilogia iniziata con Sole ingannatore ed è un grande affresco di ispirazione patriottica sulla seconda guerra mondiale, dove Mikhalkov è di nuovo il protagonista.