Dal 28 ottobre al 13 novembre si svolge la 34° edizione del Festival del film italiano di Villerupt, una delle più longeve e seguite manifestazioni di cinema italiano all’estero. La serata di apertura è affidata ai Neapolis Ensemble, gruppo napoletano con la voce di Maria Marone.
Dal 1976, in questa cittadina operaia dell’est della Francia, alla frontiera con Belgio e Lussemburgo, il festival richiama un pubblico sempre più numeroso (46mila presenze nel 2010). Tra gli ospiti di quest’anno l’attore Giuseppe Battiston con Senza arte né parte; il regista Massimiliano Bruno per Nessuno mi può giudicare; Giuseppe Gagliardi per Tatanka; l’attore Hassan Shapi e Daniele Gaglianone per Ruggine, i giovani registi di Et in terra pax, Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, accompagnati dal produttore Gianluca Arcopinto. Ma anche Paola Livia Randi, esordiente di successo con Into Paradiso; il regista di Cinque, Francesco Maria Dominedò accompagnato dall’attrice del film, Emma Nitti; i fratelli De Serio, reduci dal successo a Locarno del loro Sette opere di misericordia.
L’edizione di quest’anno prevede quattro sezioni: la competizione, il panorama, gli omaggi e la retrospettiva, dedicata al cinema partenopeo e intitolata “Vedi Napoli e poi ridi (?)”.
La giuria presieduta dal produttore Nicolas Steil e composta dalla sceneggiatrice Antonia Paolini, dal fotografo Gianni Fiorito e dal distributore Patrick Nebout assegnerà l’Amilcar ad uno tra i film in competizione: Cinque di Francesco Dominedò; Corpo celeste di Alice Rohrwacher; Cose dell’altro mondo di Francesco Patierno; Et in terra pax di Daniele Coluccini e Matteo Botrugno; Figli delle stelle di Lucio Pellegrini; Giochi d’estate di Rolando Colla; Il gioiellino di Andrea Molaioli; Italia: love it or leave it di Gustav Hofer e Luca Ragazzi; Là-bas – Educazione criminale di Guido Lombardi; Maledimiele di Marco Pozzi; Maternity blues di Fabrizio Cattani; Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno; Ruggine di Daniele Gaglianone; Scialla! di Francesco Bruni; Senza arte né parte di Giovanni Albanese; Sette opere di misericordia di Gianluca e Massimiliano De Serio; Sulla strada di casa di Emiliano Corapi; Tatanka di Giuseppe Gagliardi; Terraferma di Emanuele Crialese; Tutti al mare di Matteo Cerami; Una sconfinata giovinezza di Pupi Avati.
Una giuria composta da esercenti francesi sceglierà il film col maggior potenziale di uscita in Francia, che sarà poi presentato a Parigi a numerosi distributori francesi.
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