Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo.
Le principali testate omaggiano Mario Valdemarin, attore 97enne, “formatosi alla scuola di Giorgio Strehler, protagonista di film in costume dei tempi d’oro di Cinecittà così come di molti sceneggiati Rai. Valdemarin si è spento ieri all’ospedale Umberto I di Roma e i funerali sono in programma per oggi alle 15. Valdemarin aveva iniziato come interprete di fotoromanzi negli Anni ‘50 ed era poi stato anche campione della trasmissione tv Lascia o raddoppia? condotta da Mike Bongiorno. Era entrato nella Compagnia dei Giovani di Strehler, recitando sia in teatro che al cinema in una quarantina di titoli così come negli sceneggiati in bianco e nero”, si legge sul “Corriere della Sera”.
È Andrea Biondi, sul “Sole 24 ore” a dar eco all’avanzata dell’audiovisivo Made in Italy sui mercati internazionali: da notare che la portata della notizia non sia stata ripresa solo dalla testata economica ma sia rimbalzata su più pagine. Questa avanzata, scrive il giornalista, “significa un prodotto migliore, apprezzato oltre i confini nazionali e con un ecosistema più solido, in cui investitori internazionali trovano motivazioni per accompagnare i produttori italiani … ‘Avanti così, per una sempre maggiore valorizzazione del settore e quindi dell’intero Paese’, ha commentato in serata il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni. Tax credit, investimenti delle piattaforme Svod, capitali esteri nelle coproduzioni e domanda di titoli hanno favorito la circolazione estera delle opere nazionali fra 2017 e 2022. Attenzione però. Perché restano i nodi delle risorse limitate per l’offerta delle tv lineare e della destinazione prevalentemente per il mercato domestico delle produzioni cinematografiche nazionali. … ‘Crediamo che l’impatto dei nostri film e delle nostre serie all’estero possa e debba continuare a crescere. La circolazione delle opere italiane all’estero racconta l’identità e la storia italiana, veicola il valore culturale del nostro Paese, potenziale nostre imprese evalorizza le eccellenze artistiche’, è stato il commento di Chiara Sbarigia, presidente dell’Apa”.
Tra i protagonisti di Adagio di Stefano Sollima, Adriano Giannini – intervistato da Valerio Cappelli per il “Corriere della Sera” – dice subito: “Papà non voleva che facessi l’attore. Io non superavo il dolore per la morte di mio fratello … I suoi genitori sono Giancarlo Giannini e Livia Giampalmo, e lui Adriano Giannini, ha trovato da tempo la sua strada. Malgrado il cognome non è stato un raccomandato … Ha tanti film pronti, Adagio di Sollima è nelle sale da domani. Poi Supersex, la serie di Francesca Manieri per Netflix, prevista alla Berlinale, che racconta la vita di Rocco Siffredi, col volto di Alessandro Borghi … Lei era considerato un sex symbol. ‘Non esistono più, dopo Newman e Redford in Butch Cassidy’. Poi ha capitolato negli affetti. ‘Mi sono sposato nel 2019 con Gaia Trussardi e mi sono trasferito a Milano per il suo lavoro … Durante il Covid ho imparato a fare il pane e ho scritto una favola con Gaia. Avevo già scritto per bambini: un girasole innamorato, una farfalla che ama un filo d’erba. Mi sono rotto delle favole e ho scritto una storia alla Bukowski. Mi piace scrivere, la notte che morì Bertolucci ho buttato una storia che tengo per me, su Bernardo in cielo, finalmente libero, anche di parlare con Giulio Cesare e Shakespeare, o di ritrovare Marlon Brando”.
È “la Repubblica” a intervistare Adam Driver, protagonista di Ferrari di Michael Mann, che parla di “una storia accessibile a tutti ma rispettosa dell’intelligenza del pubblico, che non ha bisogno di essere imboccato in ogni momento”. Arianna Finos gli domanda quale sia stata “la sfida di questo film?”: “abbiamo girato anche a Modena, dove si trova la sua fabbrica. Ci ripetevamo che non volevamo sbagliare, ma non farci nemmeno schiacciare dalla pressione. Ognuno ha la sua idea di cosa sia la Ferrari. Noi abbiamo creato la nostra e ce ne prendiamo la responsabilità … noi abbiamo voluto raccontare la sua meticolosità, la mentalità da pilota per cui non puoi distrarti, devi esserci al 100 per cento, in ogni momento. Sono in gioco la vita e la morte, c’è spazio solo per la vittoria … Abbiamo cercato di assorbire il più possibile la cultura per raccontare qualcosa di autentico e rispettoso … Tutto restituisce l’eternità di una icona non solo della regione, ma dell’intero Paese”.
Netflix arriva a quella che il co-ceo di Netflix, Ted Sarandos, definisce in una conferenza stampa in remoto ‘una pietra miliare per la nostra industria’ e annuncia che da ora in poi verranno divulgati i numeri dei titoli più visti a livello globale, leggiamo sul “Corriere”. La divulgazione di questi dati da parte di Netflix fa seguito a una lotta durata mesi tra i sindacati di Hollywood e i principali Studios. Sulla scia di due scioperi, scrittori e attori hanno ottenuto maggiori compensi per il loro lavoro nello streaming, e la loro retribuzione, nella parte variabile, dipende in parte da una maggiore divulgazione dei dati degli spettatori negli USA da parte di servizi come Netflix. I dati pubblicati coprono più di 18mila titoli.
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