11:04 – Ministro Frattini vs. film sloveno su Trieste


Sarà presentato stasera a Sezana, cittadina slovena al confine con l’Italia a pochi chilometri da Trieste, il film comico e autoironico sloveno Trieste è nostra che ha suscitato, come scrive l’Ansa, la protesta dell’Unione degli Istriani del capoluogo giuliano e dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd), cui si è aggiunta la voce critica del ministro degli Esteri Franco Frattini.

Il film della durata di 27 minuti è stato girato come opera per la tesi di laurea del giovane regista Ziga Virc, autore anche della sceneggiatura, prodotto dell’Accademia di arti drammatiche di Lubiana (Agrft) e dalla Tv pubblica RTV Slovenija. In una prima fase il titolo del film era La battaglia che non c’è, poi è diventato Trieste è nostra, slogan delle truppe del maresciallo Tito alla fine della guerra di liberazione dal nazismo e fascismo in Jugoslavia.

Protagonista della pellicola, ambientata ai giorni nostri, è Franc che si autoproclama comandante partigiano, ma deve vedersela sia con la polizia slovena che non ha intenzione di tollerare la sua messa in scena della battaglia per Trieste, sia con la moglie che non ne può più dei suoi giochi. Ma Franc non desiste e vuole far rivivere alle giovani generazioni i valori partigiani. Alla figlia Mateja regala il berretto partigiano con la stella rossa, appartenuto a sua nonna. “La domanda che ora ci pone – conclude la presentazione del film – che parte sceglierà Mateja, e Trieste sarà di nuovo nostra?”. Dal video di presentazione si intuisce, scrive ancora l’Ansa, che in parte il film gioca a deridere il “senso di grandezza nazionale sloveno”.

Dal ministro Frattini è arrivata la protesta: “Tra qualche giorno celebriamo il ventennale della caduta del muro di Berlino e nessuno dovrebbe permettersi di scherzare sul sangue e sul dolore che l’Europa ha drammaticamente conosciuto. Rievocando quanto i cittadini dalmati e istriani hanno subito e sofferto per le orribili azioni delle bande del dittatore jugoslavo – conclude Frattini – il film versa nuovo sale sulle ferite che dovremo tutti contribuire a far chiudere piuttosto che riaprire”.

“Forse gli sloveni alla storia dovrebbero più spesso pensare in questo modo umoristico, se no continueremo a girare intorno allo stesso cerchio per sempre”. Così il giovane regista sloveno Ziga Virc in un’intervista rilasciata al sito internet della Tv pubblica slovena, coproduttore del film, nella quale spiega che non era sua intenzione fare un film storico. “La storia di Trieste è nostra si svolge nel presente, e vuole parlare in modo nuovo e fresco dei traumi delle generazioni anziane e di come le vedono i giovani. La vera storia si svolge all’interno di una famiglia. Volevo raccontare come la generazione dei giovani guarda ai cosiddetti ‘conti non saldati’ e su ‘chi è nostro e chi e loro’, e pertanto si tratta di un tipo di parodia, di un mio ripensamento di questi temi”.

autore
06 Novembre 2009

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