100autori, il sindacato di registi e sceneggiatori, respinge la proposta di emendamento all’articolo 65 del Decreto Sostegni-bis l del parlamentare Mor (Italia Viva) che vuole introdurre l’equo compenso per il produttore di opere cinematografiche per “colmare un vuoto normativo e (…) sanare una diseguaglianza”.
100autori ricorda al parlamentare che “l’equo compenso nasce per indennizzare almeno parzialmente gli autori dall’esproprio dei diritti di sfruttamento che il mercato ripropone come unica alternativa per svolgere la loro attività professionale. Il motivo per cui si riconosce agli autori questo compenso è chiaro: avendo dovuto cedere al produttore tutti i diritti di diffusione e commercializzazione, non potendo più ottenere proventi per via contrattuale – si è ritenuto ‘equo’ prevedere un ‘compenso’ aggiuntivo all’esito del successo dell’opera. L’inserimento dei produttori tra gli aventi diritto all’EC quindi non trova alcuna ragione né ratio argomentabili sul piano normativo”.
100autori chiede al parlamentare di Italia Viva di ritirare il suo emendamento: “Intaccare uno dei pochi strumenti di equità a disposizione degli autori è grave, specie in questo momento di sofferenza per la categoria”.
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