IL RICORDO DI BURT BACHARACH
Anche i quotidiani italiani ricordano Burt Bacharach, compositore venuto a mancare nella giornata di giovedì 9 febbraio all’età di 94 anni. Su ‘La Repubblica’, Andrea Silenzi scrive che “per fare la storia del pop come ha fatto Burt Bacharach bisogna avere una grande umanità”, ricordandone i successi in carriera (3 oscar, 8 grammy, più di 70 canzoni in top40). “Il mondo aveva bisogno del suo easy listening soave e irresistibile, dolcemente fuori dal tempo”. Laura Zangarini sulle pagine del ‘Corriere della Sera’ ricorda i primi due premi oscar, “Migliore colonna sonora e Miglior canzone (Raindrops Keep Fallin’ on My Head) per ‘Butch Cassidy'”, e l’arrivo del terzo, conquistato grazie all’incontro con la paroliere Carol Bayer Sager, “terza delle quattro mogli”, con la quale vincerà la terza statuetta per il tema del film Arturo. Su ‘Il Tempo”, Alberto Fraja parla infatti di brani che hanno fatto “la storia della musica ma anche del cinema”.
LAURA POITRAS SU ‘IL VENERDÌ’: “COMBATTERE IL POTERE”
La regista Laura Poitras prosegue il racconto dietro le quinte di Tutta la bellezza e il dolore, Leone d’Oro al Festival di Venezia 2022 e al cinema dal 12 al 14 febbraio. Dopo l’intervista a ‘Panorama’ di mercoledì 8 febbraio, Poitras si confida a Paola Zanutti sulle pagine de ‘Il Venerdì di Repubblica’ in un articolo dal titolo “Combattere il potere è un arte”. “Odio il biopic”, rivela, “non mi interessa la biografia, o la cronologia, perché il tempo non procede così”. A importarle è la “sfida di potere” che la storia di Nan Goldin riassume e mette a nudo: “mi interessano le persone che si trovano a un bivio e fanno la differenza: un’azione che produce cambiamento e mette in pericolo il potere, ma anche loro stessi”.
PILAR FOGLIATI SU ‘7’: “UNA, QUATTRO E CENTOMILA”
Intervistata da Ivan Cotroneo su “7”, Pilar Fogliati si racconta. L’attrice romana esordisce alla regia con Romantiche, di cui ha scritto anche la sceneggiatura e recita il ruolo delle quattro protagoniste; dal 23 febbraio al cinema. “La prima volta che ho realizzato che dovevo scrivere un minicopione”, ricorda Fogliati, “è stato quando Massimo Gramellini mi ha chiesto di fare un video in cui quattro personaggi femminili parlavano della felicità. Non potevo improvvisare, dovevo scrivere. Ho scritto”. Romantiche è scritto con Giovanni Veronesi, che un giorno prende da parte Pilar Fogliati e le dice: “questo film è tuo, devi farlo tu, sono i tuoi personaggi, le tue storie, il tuo mondo. Io lo scrivo con te, ma tu sarai la regista”. Per Fogliati si tratta di un “film anche femminista. Sono donne, sono protagoniste, scelgono, sono migliori dei personaggi maschili del film”. Ma alla fine, rivela a Cotroneo, “voglio far ridere. Scrivere per far ridere”.
DISNEY ANNUNCIA IL TAGLIO DI 7.000 POSTI DI LAVORO E VOLA IN BORSA
Sul ‘Corriere della Sera‘ è sottolineato il rapporto tra il piano di ristrutturazione di Disney – “che prevede risparmi per 5,5 miliardi di dollari e un taglio di 7.000 posti di lavoro” – e la risalita in Borsa, dove “in apertura il titolo guadagnava il 4,5% per poi ridimensionarsi”. Il primo risultato è la deposizione delle armi da parte dell’investitore attivista miliardario Nelson Peltz, che aveva annunciato una “Proxy Fight” nei confronti della multinazionale di Burbank qualora non avesse preso importanti decisioni. Come sottolinea Luca Mancini per ‘Milano Finanza’, il gruppo Walt Disney ha registrato ricavi oltre le attese nel primo trimestre dell’anno fiscale, riducendo le perdite legate al segmento dello streaming, dove “dal 2019 ha perso più di 9 miliardi di dollari a causa degli elevati costi di produzione dei contenuti”.
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