Le pagine degli spettacoli di oggi, mercoledì 1 febbraio, ricordano, raccontano, anticipano di grandi nomi pop, direttamente o indirettamente connessi al cinema, eppure che sempre a quest’arte tornano: Sergio Leone, Raffaella Carrà, ma anche Michael Jackson e Luciano Ligabue. Mentre sul fronte industriale, interessante la che Amc venda la partecipazione in Saudi Cinema.
SERGIO LEONE – Nell’occasione dell’annuncio del Nastro d’Argento dell’Anno al doc L’italiano che inventò l’America di Francesco Zippel, su “la Repubblica”, ari.fi. (p.30) intervista Raffaella, figlia del regista. “L’idea di base — racconta— è stata il voler capire come un regista, che ha fatto solo sette film, partendo dall’Italia ha in qualche modo conquistato e si è reinventato l’America. E che a tanti anni dalla morte e ancor di più di quando ha iniziato è ancora così presente nella memoria del pubblico e di chi fa il mestiere del cinema in tutto il mondo. Spero sia anche una storia che fa venir voglia di pensare le cose in grande”.
RAFFAELLA CARRA’ – Chissà se quando era “solo” una studente del Centro Sperimentale, Raffaella Maria Roberta Pelloni, in arte Raffaella Carrà, avrebbe mai pensato di diventare soggetto di un’opera lirica: la notizia rimbalza sulle testate e “La Gazzetta del Mezzogiorno” titola: “Raffa in the Sky”, la Carrà diventa un’opera lirica (p.18), ma anche l’edizione milanese de “Il Giornale” nel pezzo di Luca Pavel scrive “Al teatro Donizzetti un’opera sulla Carrà” (p.8), infatti “Raffaella Carrà diventa il soggetto di una nuova opera che debutterà al Donizetti di Bergamo a settembre, e che rientra fra le iniziative per Brescia-Bergamo capitale italiana della Cultura. Nata da un’idea di Francesco Micheli (regista), Raffa in the Sky è stata composta da Lamberto Curtoni su libretto di Renata Ciaravino e Alberto Mattioli. ‘Raffaella sarebbe incuriosita, lusingata ed emozionata’, ha detto Sergio Japino, il coreografo e regista che per anni è stato al suo fianco”.
MICHAEL JACKSON – Stessa testata, “la Repubblica”, per Il business della nostalgia (p.30). Andrea Silenzi riflette sul fatto che il cinema continui a puntare sulle biografie delle star musicali, in particolare indicando il prossimo biopic atteso, quello su Michael Jackson. “Chissà cosa vedremo sullo schermo della complicata dinastia Jackson, quella che LaToya definì “una famiglia di ipocriti” gettando ombre agghiaccianti sul fratello Michael … La regia sarà di Antoine Fuqua, l’ideatore del progetto è il produttore Graham King, quello che ha inventato la moderna industria del biopic musicale portando sugli schermi Bohemian Rhapsody. Il film, di cui non si conosce ancora la data di uscita, sarà caratterizzato da un paio di testacoda cronistici e familiari: il primo è che sarà realizzato in collaborazione con i gestori della complessa eredità di Jackson, il che ha già sollevato dubbi sul modo in cui verranno raccontati gli eventi legati alle accuse di pedofilia (mai completamente fugate) nei confronti dell’artista. Il secondo è legato alla scelta dell’attore che impersonerà, sullo schermo, l’inventore del ‘moonwalking’: sarà Jaafar Jackson, figlio di Jermaine (che faceva parte dei Jackson 5 insieme ai suoi fratelli) e dunque nipote dello scomparso Michael. Una sorta di affare di famiglia in un film”.
LIGABUE – Dalla musica internazionale a quella di casa nostra con Luciano Ligabue che torna al cinema e solo al cinema, come si legge anche su “Il Tempo”. CAR.GUA. (p.23) scrive infatti che “Arriva in sala per tre giornate il film Ligabue. 30 anni in un giorno dedicato al ritorno alla musica live del Liga con il concerto di Campovolo 2022. Uno straordinario racconto di trent’ anni di carriera … I momenti di live, la sua preparazione, i retroscena di quella giornata memorabile si alternano alle parole di Ligabue che ripercorre la sua vita professionale, dagli esordi fino ad oggi, e dei tanti amici che lo hanno accompagnato in questo percorso. ‘Il Covid ha creato effetti per tutti – ha raccontato in quella occasione il rocker – era impossibile guardare avanti perché il futuro non lo vedi, così ho guardato ai lati, ho ripercorso il mio vissuto, i ricordi che ho voluto’”.
OSCAR / ANDREA RISEBOROUGH – Nell’avvicinamento alla Notte del 12 marzo, anche le polemiche non mancano: l’ultima quella sulla candidatura alla Riseborough, come leggiamo su “La Stampa” (p.25), infatti “II fattore razza entra nella polemica sulle nomination per la migliore attrice: la candidatura agli Oscar dell’outsider Andrea Riseborough per To Leslie è stata aspramente criticata per aver fatto ombra a star afro-americane come Viola Davis e Danielle Deadwyler che non sono entrate in cinquina. La scelta dell’attrice britannica ha spiazzato molti a Hollywood … L’Academy si riunirà oggi per valutare iI caso. La cinquina della miglior attrice non è totalmente bianca: oltre alla Blanchett, alla Riseborough e a Michelle Williams sono in corsa la cubana Ana de Armase la malese Michelle Yeoh”.
AMC – Nelle righe della rubrica “CHESSIDICE” di “Italia Oggi” (p.15) si apprende che “Amc – la più grande catena di cinema al mondo, ndr – vende la sua quota in Saudi Cinema. Amc Entertainment ha venduto la propria partecipazione nella joint venture saudita Saudi Cinema per 30 milioni di dollari al suo partner, Saudi Entertainment Ventures. Negli ultimi cinque anni la jv ha aperto 13 cinema”.
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