A Roma gli Stati generali sulla professione di attrice e attore

Per la prima volta l'incontro aperto dedicato alle preoccupazioni della categoria. Presenti al Cinema Adriano di Roma personalità di spicco dello spettacolo, associazioni e rappresentanti delle Istituzioni


Si sono tenuti questa mattina al Cinema Adriano di Roma i primi Stati Generali sulla professione di attrice e attore in Italia, un incontro aperto realizzato dal Registro attori e attrici Italiani con il sostegno del nuovo Imaie, a cui hanno preso parte molti membri della categoria, Associazioni e rappresentanti delle Istituzioni.

Tra gli obiettivi dell’incontro il superamento di alcuni luoghi comuni legati alla professione dell’attore, a cui una distorta percezione nelle Istituzioni e nella società civile ha a lungo impedito un inquadramento che ne rispetti dignità e ne riconosca l’apporto nella cultura del Paese. A fronte di un sostegno pubblico alla produzione audiovisivo più che triplicati, il 95% della categoria, coloro cioè che ricoprono ruoli comprimari, ha vissuto una contrazione delle condizioni di lavoro, come testimonia la crescita dei fenomeni di abbandono della professione.

“Abbiamo capito durante la pandemia quanto poco abbiamo investito nell’arte” ha dichiarato in apertura il Vicepresidente del Senato Mariolina Castellone. “In quel periodo circa il 20% dei professionisti dello spettacolo hanno cambiato lavoro, e questo è un grande fallimento per uno Stato che crede nel talento”. Se un paese vuole crescere, ha proseguito la Vicepresidente del senato, “bisogna valorizzare in tanti la professione dell’interprete in tanti gli ambiti, perché l’arte smuove le coscienze e cambia le persone come molti laboratori teatrali vicini ai giovani e non solo dimostrano”.

Deve cambiare prima di tutto la percezione di un lavoro troppo spesso trattato come un privilegio, per ignoranza e disinteresse. “Ci dicono ‘ma cosa vuoi, non sei felice di stare sul palco?’, ma quali diritti” viene sottolineato durante l’incontro.

Ospite dei lavori anche il capo del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conteche ha sottolineato l’importanza del contributo della politica nel “governare settori che avvertono difficoltà e che sono pilastri della nostra cultura”. La maggior parte dei contributi degli Stati generali sulla professione dell’attore e dell’attrice sono però di colleghi e membri della categoria, che presenti in sala o tramite video hanno espresso preoccupazione per il futuro del settore lavoro. I temi sollevati passano dai nodi burocratici ai contributi, passando per vere e proprie ‘worst practice’ che minano da qualche tempo la salute della professione. Nel mirino ad esempio anche i self-tape, che obbligano a lunghe attese – “spesso senza risposta” viene fatto notare – e privano l’interprete del contatto umano necessario alla professione.

L’avvocato Michele Lo Foco, membro del Consiglio superiore del cinema, ha sottolineato l’importanza del “ripristino dei casting e l’obbligatorietà dei provini per la scelta degli attori”.

22 Maggio 2024

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