Zingaretti: “A Roma i giochi sono ancora aperti”

“A Roma i giochi sono ancora aperti. Per preservare il futuro della rassegna siamo disposti ad alzare il nostro contributo da 600mila a un milione di euro”. Lo afferma il presidente della Provincia Nicola Zingaretti (Pd). Che lancia l’allarme: ”Esiste il rischio di un gigantesco pantano. Se non verranno ripristinate correttezza nelle procedure e collegialità delle scelte il danno sarà enorme. Il direttore del festival di Roma viene indicato dal presidente e votato dal Cda, la carica di Gian Luigi Rondi scade a giugno prossimo”, dichiara Zingaretti in un’intervista rilasciata al quotidiano ‘Il Messaggero’. ”Scegliere il direttore all’insaputa del presidente – aggiunge Zingaretti – rappresenterebbe una scorrettezza di metodo e una grave mancanza di rispetto nei confronti dell’autorevolezza di Rondi, che ha annunciato di voler confermare Piera Detassis. Il pastrocchio nasce dalla pretesa di imporgli Müller. Non se ne uscirà facilmente”.

Riguardo all’ipotetica nomina di Marco Müller a direttore artistico del Festival, Zingaretti afferma: ”Non so quanto questo accordo esista. Noi soci fondatori non siamo stati interpellati e non credo che un evento importante come il festival possa essere discusso a colpi di maggioranza, o peggio, a colpi di mano. Da frequentatore abituale della Mostra di Venezia non ho dubbi sulle edizioni curate da lui, ma non posso dimenticare i suoi ripetuti attacchi contro il Festival di Roma. Non mi si prenda per un esagitato se pretendo chiarimenti sulle intenzioni di un aspirante direttore che fino a ieri ha sparato sul Festival. Per capirci -conclude – mi sembra naturale chiedere coerenza e trasparenza, rispetto al patrimonio e alla storia di cui dobbiamo essere orgogliosi”.

Interviene anche Enzo Foschi, consigliere Pd della Regione Lazio: “Roma non è la la scialuppa di salvataggio del ‘trombato’ Müller, il quale, fatto fuori dalla Mostra di Venezia, ora pensa di accasarsi al Festival di Roma dopo averlo insultato e osteggiato fin dalla sua nascita. Davvero una posizione indecente alla quale ci opporremo in tutti i modi. Almeno Müller abbia l’umiltà di chiedere scusa a Roma e ai romani per quanto ha detto contro la nostra Festa del Cinema. Il Festival del Cinema non è neanche a disposizione del duo Alemanno-Polverini, anche perché il direttore artistico deve essere proposto dal presidente Rondi e votato dal cda”.