David Bowie si esibì sul palco dell’Hammersmith Odeon di Londra per “sopprimere” simbolicamente, di fronte a 5000 fan sbalorditi, Ziggy Stardust, la sua identità alternativa più celebre.
A 50 anni da quel giorno, Ziggy ritorna alla vita grazie al cinema dal 3 al 5 luglio con Ziggy Stardust & The Spiders from Mars in una versione completamente restaurata, grazie a Nexo Digital.
Quella notte eccezionale del 1973 fu immortalata dal rinomato regista D.A. Pennebaker (Monterey Pop, Bob Dylan Don’t Look Back, Depeche Mode 101), che filmò David Bowie e gli Spiders from Mars sul palco e nel backstage, includendo anche Ringo Starr che si intrattenne con loro per una chiacchierata.
La rielaborazione digitale del film è stata supervisionata da suo figlio, Frazer Pennebaker.
Presentato sul grande schermo in qualità 4K e con audio 5.1, l’evento offrirà ai fan di Bowie l’opportunità unica di riunirsi per rivivere un momento iconico che ha avuto un impatto duraturo sulla cultura pop e di scoprire per la prima volta l’intera scaletta eseguita in quella notte fatidica, comprese le scene finali con il leggendario chitarrista Jeff Beck e la performance di The Jean Genie, che era stata esclusa nella versione originale del film.
Ziggy Stardust era nato solo un anno prima con l’uscita di ‘The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars’, il brillante concept album che ha visto come protagonista l’eccentrico e androgino divo del rock con capelli rossi fuoco, costumi stravaganti e un fascino glamour. Un successo mondiale che avrebbe lasciato il segno nella storia.
Ziggy Stardust rappresenta il fulcro narrativo dell’album. Sostenuto da una delle più celebri melodie eseguite dalla chitarra di Mick Ronson, il brano a lui dedicato racconta l’ascesa e la caduta della superstar protagonista della storia, con un testo che abbonda di allusioni che sembrano associare Ziggy a Marc Bolan, già fonte di ispirazione per Bowie in altre canzoni come Holy Holy, Hang On to Yourself e Lady Stardust.
«Ziggy suonava la chitarra Suonando bene con Weird e Gilly, gli Spiders from Mars. Suonava con la mano sinistra ma è andato troppo oltre. Diventò l’uomo speciale e noi eravamo la band di Ziggy»
Nonostante il nome Stardust sia stato ispirato dall’artista texano Legendary Stardust Cowboy, considerato il pioniere del genere psychobilly, nella costruzione del personaggio principale si possono riscontrare accenni anche a Jimi Hendrix, chitarrista mancino.
Inoltre, l’enigmatica affermazione “he was the nazz” potrebbe suggerire l’abbreviazione di Nazareno, contribuendo, insieme a “leper messiah” (“messia lebbroso”), a conferire a Ziggy un ruolo messianico.
Per quanto riguarda il verso “making love with his ego” (“fare l’amore con il proprio ego”), i possibili riferimenti includono principalmente Jim Morrison e Mick Jagger, ma tutti i tentativi di attribuire una definizione precisa al personaggio di Ziggy Stardust falliscono, poiché sembra incarnare semplicemente una miscela di archetipi rock.
La versione restaurata del film sarà distribuita in esclusiva nei cinema italiani da Nexo Digital in collaborazione con i partner Radio Capital, Radio Deejay, MYMovies.it e in collaborazione con Warner Music Italy.
L’evento e le proiezioni internazionali sono prodotti e promossi dalla società di produzione multimediale Echo Velvet e dai premiati The Makers Of per conto di RZO Music, David Bowie Estate e Warner Music.
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