ZEROBUDGET ZEROBUDGET


500!, un film che è quasi una leggenda nelle lande genovesi. Lo ha prodotto l’ultra indipendente Zerobudget formata dai registi Giovanni Robbiano, Lorenzo Vignolo e Matteo Zingirian.
Team creativo a cui si aggiungono lo sceneggiatore Riccardo Aprile, Andrea Bruschi, sceneggiatore e interprete, e Mao (musicista e volto di MTV) attore e curatore della colonna sonora composta da audaci cover dei Village People, Lou Reed e i Beatles, tritate dalla batteria elettronica.
Insieme hanno dato vita a un road movie rallentato e goliardico, incontro fatale tra un killer spietato e un 26enne alle prese con madre castrante e fidanzata bigotta.
Nel cast anche Veronica Logan, Manuela Ungano e una lunga serie di comparse eccellenti: da Fernanda Pivano a Lella Costa, da Marina Massironi a Rocco Barbaro e perfino Ed Bishop, star del telefilm Ufo, piccolo cult della fantascienza anni ’70.
Girata in 16mm e poi “gonfiata”, la pellicola esce il 24 maggio a Roma, Napoli, Bologna e Torino.
La distribuisce la Thule che afferma: “E’ una scelta in linea con la nostra politica di sostegno alla cinematografia alternativa. Un premio per un film d’alta qualità risultato di un grande sforzo produttivo”.
Abbiamo chiesto ad alcuni degli animatori della Zerobudget (i registi Giovanni Robbiano, Lorenzo Vignolo, Matteo Zingirian e lo sceneggiatore Andrea Bruschi) di raccontarci la loro produzione indipendente.

Come è nato “500!”?
Nel 1998, prima della sceneggiatura, abbiamo scritto il nostro “dogma”: girare un film diviso in tre parti di circa mezz’ora l’una che, unite, raccontano una storia lineare con tre punti di vista diversi. Ognuno di noi ha interpretato i personaggi secondo la sua sensibilità. La sceneggiatura è molto precisa, anche se alcune scene sono giocate sull’improvvisazione. Tutto nasce dall’intreccio di tre elementi: un costume da kamikaze scovato in una sartoria teatrale, disponibile al noleggio a circa 40 euro al giorno, l’attentato al Papa e la mitica 500 (di proprietà di Matteo Zingirian ndr). Poi sono venuti il superoe e la mummia (idea di Lorenzo Vignolo ndr). E’ stato come fondare una comune: ognuno ha deciso come arredare la propria stanza.

Il budget?
Per le riprese e il montaggio abbiamo speso 93 milioni di lire. Ma il vero salasso è arrivato con la post-produzione con cui siamo arrivati a 240 milioni. Solo per pagare “il signor” Dolby abbiamo speso ben 12 milioni. Un grosso sostegno è arrivato da Tele + che ha preacquistato il film.

A Genova il film è uscito l’anno scorso al cinema Ariston. E’ stato un trionfo…
Già, un vero delirio: sala strapiena, file ai botteghini e 50 milioni di incassi in 3 settimane. Poi la quarta ci ha sostituito Russell Crowe che però ha avuto meno successo di noi. Prima di 500! a Genova non si producevano film. Poi il Comune ha creato la Film Commission locale.

Lo stile visuale si rifà al fumetto?
Il fumetto è un riferimento evidente nei costumi dei personaggi e nelle inquadrature che, come spesso accade nelle produzioni indipendenti, sono la sintesi di intere sequenze. Poi la locandina è di Davide Toffolo, uno dei più brillanti giovani disegnatori italiani. Il nostro film potrebbe essere un vecchio numero di Alan Ford.

Come siete arrivati a Ed Bishop?
Andrea Bruschi è un cultore della serie Ufo. Ha contattato il fan club per proporgli la partecipazione di Bishop e lui ha telefonato dicendo che accettava. Ci è costato 3 milioni compreso il viaggio andata e ritorno da Londra. E’ stato fantastico averlo sul set.

Nel finale si parla di un fantomatico G27. Qualcosa a che vedere con il G8 di Genova?
No. Quando abbiamo scritto quella scena non sapevamo neppure del G8 di Genova. Non potevamo immaginare quello che sarebbe accaduto in città.

autore
30 Aprile 2002

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