Si è tenuto a Lucca, dal 23 settembre al 2 ottobre 2022, il Lucca Film Festival, uno degli eventi di punta del panorama culturale italiano, realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Le varie giurie hanno espresso i propri verdetti e hanno così premiato i film dei concorsi, come di consueto, divisi in lungometraggi e cortometraggi. Per i lungometraggi, la giuria composta da Lina Nerli Taviani, Claudio Cupellini, David Riondino e Andrea Sartoretti ha assegnato il Premio come Miglior Film, del valore di 3mila euro, a Yamabuki, di Juichiro Yamasaki con la seguente motivazione: come il fiore Yamabuki cresce all’ombra e spesso non visibile, così sono le storie dei protagonisti, raccontate con affetto ed un punto di vista chiaramente politico. Persone che vivono nell’ombra, che per trovare il bene devono germogliare tra le rocce.
La Giuria ha inoltre premiato Luis Machín come Miglior Attore per Seven Dogs di Rodrigo Guerrero), Teresa Sánchez come Miglior attrice per il film Dos Estaciones di Juan Pablo González) e Sick of Myself di Kristoffer Borgli come Miglior sceneggiatura.
Per i cortometraggi, la giuria composta dal critico cinematografico Filippo Mazzarella, dall’attrice Carlotta Natoli, dallo sceneggiatore Michele Pellegrini e dalla storyboard artist Liesbet Van Loon ha assegnato il Premio Miglior Film a K-Saram di Alisa Berger. La Giuria ha inoltre assegnato una Menzione speciale a The Captured di Rongqi Huang.
Per il Premio Marcello Petrozziello la Giuria Stampa ha premiato come Miglior Film Restos Do Vento di Tiago Guedes “per l’eleganza della regia, per la fotografia oscura, evocativa, potente e perfettamente in linea con la cittadina portoghese e i suoi abitanti, per la capacità di rendere con efficacia, anche attraverso l’uso del linguaggio, l’essenza spirituale del male che come un soffio divento, parafrasando il titolo del film, ci tocca per renderci suoi schiavi. Per la figura poetica di Laureano, un ultimo, un reietto, un selvaggio come tanti in tanti angoli del mondo, ed infine per la tematica della violenza, purtroppo sempre attuale nelle nostre società”.
Il Premio della Giuria Popolare come Miglior Film lungometraggio è stato assegnato a Tropic of Violence di Manuel Schapira “per la lucida osservazione di una condizione esistenziale drammatica, per l’importanza che l’opera riveste nel costruire e proporre una chiamata all’attenzione rivolta a tutti. Infine, per la rilevanza politica e umana di un’opera che osserva un microcosmo e ne fa discorso universale”. Quello come Miglior Film cortometraggio è stato assegnato a We had each other di Kelly Gallagher.
La Giuria Studentesca ha assegnato il premio di Miglior Film lungometraggio a Sick of Myself di Kristoffer Borgli e i premio di Miglior Film cortometraggio a Dafne Is gone di Giulia Gonella. Infine, il Premio Films for our Future come Miglior Film del valore di 500 euro è stato assegnato a When the mill hill trees spoke to me di Kirsikka Paakkinen.
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