Winspeare vince il premio Nuevos Directores

Sangue vivo di Edoardo Winspeare vince a San Sebastián il premio Nuevos Directores. Un riconoscimento assegnato da una giuria internazionale indipendente, diversa da quella ufficiale del Festival, e composta da addetti ai lavori: Leon Cakoff, brasiliano, direttore del festival di San Paolo, Valeria Ciompi, dirigente della Filmoteca di Madrid, la sceneggiatrice Lourdes Iglesias, Steven Ricci degli Ucla Film and Tv Archives, Christian Viviani, critico cinematografico per Positif, e Deborah Young, vicedirettrice del festival di Taormina e critico di Variety. A rappresentare il nostro Paese, c’era in giuria il giornalista de Il Messaggero e critico Fabio Ferzetti, che ci racconta le motivazioni della scelta: “Non è stato semplice arrivare alla decisione finale perché tra i 22 in gara c’erano molti film interessanti. Le tre visioni del cinema che più ci avevano colpito, oltre a Winspeare, erano quelle di Salvador García, con El Otro Barrio, per lo splendido ritratto di una complessa trama di relazioni personali e sociali a sfondo urbano, e di Santi Amodeo e Alberto Rodríguez, con El Factor Pilgrim, per la freschezza, l’originalità e l’energia.
Sangue vivo ha prevalso all’unanimità, dopo una discussione molto viva, per il suo particolare trattamento di un conflitto culturale specifico trasformato in un appassionante dramma universale, nel quale la musica diventa il personaggio principale, come recita il verdetto. La carta vincente del film di Winspeare è stata la sua irripetibilità storica, la sua necessità, oltre al rapporto con la musica che ne fa un oggetto ancora più cinematografico degli altri. È un pezzo di cultura di una regione italiana, che oggi sta scomparendo: Tre o quattro anni fa fare questo film sarebbe stato impossibile. E lo sarà anche tra tre o quattro anni. Inoltre, Sangue vivo è interpretato da tutti attori non professionisti. Quello che in Italia ci sembra scontato, o evidente, acquista tutto un altro sapore se è visto da lontano”.
Il Nuevos Directores di San Sebastián è il più ricco premio in denaro dei festival europei (25 milioni di pesetas, pari a 150.000 Euro, e approssimativamente a 300 milioni di lire o a 145.000 dollari americani). La somma andrà spartita tra regista e produttore: nel caso di Winspeare, la Sidecar di Tini e Sansonetti, mentre la distribuzione è la Pablo.