L’orsetto giallo più famoso della letteratura per i più piccoli conquista il grande schermo: Winnie the Pooh, dalla fantasia di Alan Alexander Milne, compie 92 anni – fu infatti pubblicato il primo libro con lui protagonista nell’autunno del 1926, a cui il film Ritorno al Bosco dei 100 Acri è espressamente ispirato, diretto dal tedesco Marc Foster in live action/CGI. Winnie approda al cinema in versione non animata, seppur Disney l’abbia già reso protagonista di film e serie tv, detenendo i diritti sin dal 1961, data appena successiva alla scomparsa del suo papà letterario.
L’orsetto di pezza impegnato a far scorpacciate di miele e scrivere poesie, deve il nome di battesimo a quello di un teddy bear di proprietà del figlio di Milne, Christopher, che a sua volta s’era ispirato a “Winniepeg”, orso beniamino dei bambini dello zoo di Londra dopo la Prima Guerra Mondiale. Anche la seconda metà del nome, Pooh, deriverebbe da un altro incontro personale di Christopher, quello con un cigno, seppur, come allude il suo stesso autore originale in un passaggio scritto, potrebbe essere più la trascrizione di un’onomatopea, quella del soffio/sputo che l’orsetto ripete spesso per cacciare le mosche che gli si posano sul nasino. Infine Christopher stesso è da sempre il protagonista umano delle storie di Pooh, quel Christopher Robin che in questo film incontriamo adulto e interpretato da Ewan McGregor.
Nel Ritorno al Bosco dei 100 Acri, con Pooh c’è tutta la combriccola di amichetti, da Pimpi e Tigro, all’asinello Hi Ho. La storia è quella di Christopher Robin, non più bambino ma padre di famiglia fagocitato dal mondo dei grandi, età che ha portato via ogni sua capacità di immaginazione. È così che Pooh e i suoi amici fanno ritorno nella vita di Christopher per aiutarlo a ritrovarla. Seppur il Ritorno al Bosco dei 100 Acri sia un film dedicato ai bambini, questa storia si fa universale e niente affatto esclude il pubblico degli adulti: la trama si focalizza anche sulla capacità di saper accettare la fantasia ad ogni età anagrafica, per poter così conservare e proteggere sempre una parte del proprio sé bambino.
Quella di Winnie è, in questo film, anche una storia musicale: nella colonna sonora sono infatti inseriti il classico brano di introduzione dei precedenti film animati e tre inediti di Richard e Robert Sherman, autori delle canzoni del primissimo film della serie. Suono per suono, dalla musica alla voce, che nella versione originale è affidata a Jim Cummings, famoso doppiatore statunitense, spesso prestato a voci del cinema per l’infanzia, da Z la formica, a I pinguini del Madagascar e Zootropolis. Da ricordare che, nella versione italiana, la storica voce dell’orsetto può vantare di essere stata quella di un grande doppiatore come Oreste Lionello.
Le riprese si sono svolte in Gran Bretagna, tra l’estate e l’autunno dello scorso anno, e il film, dopo l’anteprima e l’uscita statunitense del 3 agosto, verrà distribuito da Disney nelle nostre sale il 30 di questo mese.
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