ROMA – Il nuovo progetto artistico di Dave Stewart, artista plurivincitore di Grammy Awards e Golden Globe, co-fondatore degli Eurythmics, è un’esperienza tra cinema e musica. Arte in senso ampio, “che riflette sul tempo e sulla vita” spiega il musicista presentando il film nella sezione Freestyle della 18ma edizione della Festa del Cinema di Roma 2023. Un video-album, “una moderna opera rock” (diretta a Cinecittà) che stringe un patto tra immagini e suoni e guida lo spettatore in un mondo onirico in cui non mancano gli incubi. Protagonista è Greta Scarano, che recita (e canta) sulle sonorità di Stewart e dei Mokadelik, gruppo romano noto per le colonne sonore.
“Sono entrato nel progetto quando già stavamo lavorando alla musica da mesi, ma il progetto nasce durante la pandemia, tre anni fa. Quando Dave era alle Bahamas e ha contattato i Mokadelic via Instagram perché si era innamorato della colonna sonora di Gomorra”, spiega il regista di Who to Love Giorgio Testi. “Da lì hanno iniziato a scriversi e lui ha chiesto loro dei demo sui quali scrivere, poi per l’esigenza di avere una voce femminile hanno coinvolto Greta, e solo poi anche me, quando Luca Novelli ha fatto il mio nome a Dave. Era l’ottobre di due anni fa. Ma abbiamo girato a Cinecittà molto tempo dopo, in due giorni, quello che poi è diventato il film, che è l’estensione visiva di quanto realizzato da loro a livello sonoro in un vero concept album omonimo, di prossima uscita“.
Il coinvolgimento della Scarano passa per una telefonata con Stewart e una domanda ai limiti del surreale: “Puoi fare un processo di dissociazione?”. Il cantante racconta infatti di essere sempre stato attratto dalle atmosfere, che anche in Who to love la fanno da padrona coinvolgendo lo spettatore. “Avevo tutto in mente fin dall’inizio, ma le idee di tutti hanno contribuito a trasformare quest’opera in qualcosa d’altro. Ascoltando i Mokadelic ho ritrovato i Pink Floyd e tante colonne sonore importanti, un accostamento strano come loro”.
Greta Scarano interpreta una donna incastrata tra realtà e finzione. Oltre la coltre di fantasia ritrova se stessa, scoprendo che il tempo è un disco che gira all’infinito. “Un personaggio che nasce dalla volontà di Dave di raccontare una donna che vive in un mondo che la sottrae dal reale. Ognuno di noi ha contribuito nel testo, nelle immagini, è stato tutto un percorso assolutamente unico. Una moderna opera rock che si può fruire lungo il video-album”.
Per i Mokadelic si è trattato di un lavoro nuovo, “una colonna sonora al contrario”. Perché il film nasce dalla musica e con essa si ritrova in qualcosa di totalmente differente. “Si potrebbe pensare che tra noi e Dave ci sia una certa distanza, perché noi facciamo colonne sonore e siamo italiano, ma è stato tutto molto naturale, perché la condivisione della musica è stato un fluire incessante”.
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