Il 13 aprile s’inaugura la 34esima edizione del Festival di Bolzano Bozen con il film della regista svizzera Bettina Oberli, Wanda, mein Wunder, tragicommedia che racconta di una donna polacca che si prende cura del patriarca della ricca famiglia Wegmeister-Gloor, nella cornice di una splendida casa sul lago. Quando sorge una complicazione inaspettata, vengono alla luce segreti di famiglia a lungo custoditi e si cerca un modo per placare gli animi di tutti quanti.
“Bettina Oberli – spiega la direttrice del festival, Helene Christanell – racconta in maniera divertente i retroscena di una ricca famiglia, che mette davanti allo specchio con humour nero e intelligente”.
La cerimonia si potrà seguire in diretta sul canale Facebook del festival mentre il film di apertura si potrà vedere collegandosi sulla homepage a partire dalle ore 20.00.
Ogni giorno alle ore 18 alla Casa della Pesa e sui canali social ci sarà un appuntamento quotidiano “Nouvelle Waag Talks” con questo programma: il 14 aprile il talk: Local artists: Behind the scenes. Un dialogo con i/e cineasti/e locali e le loro esperienze; giovedì 15 Female Views! Quattro registe del festival si raccontano; venerdì 16 Piccole Lingue DOC con la collaborazione di UniBz e Salto Talk: dialogo in ambito della nuova finestra del festival sulle piccole lingue; sabato 17 si parlerà di orientamenti sessuali e identità, con la collaborazione della Rete prevenzione alla violenza e Forum Prevenzione/violenza.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis