Prodotto da Sky Cinema in collaborazione con Palomar arriva nei cinema solo il 22, 23, 24 maggio distribuito da Nexo Digital (elenco delle sale a breve su www.nexodigital.it) il nuovo film di Walter Veltroni, Indizi di felicità. È legittimo, è pensabile cercare di essere felici, in tempi così complessi, controversi, pieni di paure come quelli che stiamo vivendo? Si può ancora conoscere quella inebriante sensazione di un minuto o di una vita, mentre intorno tutto sembra franare? E allora indizi, segni di vita vissuta, che il film raccoglie, mettendosi sulle tracce dell’esperienza di felicità, nei racconti di chi l’ha provata.
Indizi di felicità costruisce delle ipotesi di felicità a partire da persone comuni, dal loro vissuto personale, familiare, professionale: un incontro importante, l’arrivo di una notizia a lungo attesa o un momento di crisi profonda. Perché, anche quando non ce lo si aspetta, la felicità esiste, non è un miraggio, ma una concreta esperienza, vissuta e possibile.
La chiave narrativa di Indizi di felicità è quella del precedente film di Veltroni, I bambini sanno: un’indagine dal basso sul nostro tempo.
“La felicità non è mai uno stato permanente – spiega Veltroni – è una condizione che non ha tempo. Può essere una giornata, un mese, un istante. Può essere un’esperienza vissuta o un pensiero. Nel film la narriamo attraverso le persone che possono raccontarci queste loro esperienze, quei momenti unici nei quali si è sentita la pienezza delle possibilità della vita. Luoghi, persone, momenti: gli indizi di felicità. Un sentimento possibile, anche in tempi di passioni tristi”.
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025