“Io non volevo solo partecipare alla feste, volevo avere il potere di farle fallire”.
“Maccarone, m’hai provocato e io me te magno”.
“Voglio una donna!”
“Francamente, me ne infischio!”
Sono solo degli esempi. Ma alcune battute di film sono così epocali che al solo sentirne il suono, a occhi chiusi, si può evocare l’immagine corrispondente.
In questa rubrica cercheremo di captare le potenziali frasi più impattanti dai film della Festa del Cinema di Roma, e di riportarle ai lettori nella maniera più fedele possibile. Chissà che tra loro non si nasconda un “Francamente, me ne infischio!” da ricordare a imperitura memoria negli anni futuri.
“Gli Aztechi pensavano che chi muore da eroe si trasforma in colibrì. Sei davvero un colibrì, metti tutta la tua energia per restare fermo”. Da Il colibrì di Francesca Archibugi
“Sì, ti ho sempre mentito, ma tu hai fatto di peggio. Tu mi hai creduto”. Da Il colibrì di Francesca Archibugi
“Non riuscivo a trovare romanticismo nel mondo del commercio, così ho iniziato a recitare”. Da The Last Movie Stars di Ethan Hawke
“Con la mia indifferenza avevo contribuito alla morte di migliaia di persone. L’uomo giusto è quello che si distrae il meno possibile”, da La cura di Francesco Patierno
“Hal Porterfield scopa come Caligola” dice la dominatrix Rebecca (Margaret Qualley) al personaggio “slave” interpretato da Christopher Abbott in Sanctuary di Zachary Wigon.
“La storia a quelli come noi li incula sempre. Fanculo la storia!”. Da Rapiniamo il Duce di Renato De Maria.
“Il mondo intiero mi conosce come Giordano Bruno”. – “Mai coperto!” Da Il principe di Roma di Edoardo Falcone.
“Il Signore vi sta avvertendo… sarebbe meglio ascoltarlo”. Franco Nero (il Django originale) nel nuovo serial Django di Francesca Comencini.
“Ma questo ancora campa?!”, da Astolfo di Gianni Di Gregorio.
“Stiamo proprio bene, eh? Come disse un vecchio saggio: non c’ho un cazzo ma non me manca niente!” Da Bassifondi di Trash Secco
Russell Crowe nei panni di Jake Foley in Poker Face: “La vita è un gioco di karma”.
“Chi fa spettacolo si separa sempre dal pubblico. Si nasconde mostrandosi”. Da La divina cometa di Mimmo Paladino.
“Senza la musica non so chi sono”. Casadilego in My Soul Summer.
“Guarda come ci hanno ridotto 70 anni di pace! Compriamo smartphone che si rompono dopo due anni, lavoriamo come bestie e non guadagniamo un cazzo”. Mauro/Giuseppe Battiston in War – La guerra desiderata di Gianni Zanasi
“Non sei costretto a farlo: è morto, non lo saprà mai”, da Raymond & Ray di Rodrigo Garcia
“La morte è temporanea, l’amore è per sempre”, dal corto Tatanka di Eric Nazarian inserito in Interactions
“I tortellini sono proletari, i passatelli sono capitalisti”, da La California di Cinzia Bomoll
“Continuando a rimanere in silenzio si diventa complici. Anche un poster può fare la sua parte”, Laika in Life is (Not) a Game
“Il senso di colpa è un sentimento inutile” dice Mitzi (Michelle Williams) a Sam (Gabriel LaBelle) in The Fabelmans di Steven Spielberg
“Poteva diventare prete o mafioso, ma è diventato comunista”, lo afferma Giuseppe Tornatore riferendosi a Pio La Torre nel documentario di Walter Veltroni Ora tocca a noi
“Come diceva sempre mio nonno: presentati alle feste quantomeno con l’alcol che sei convinto di consumare” da Era ora di Alessandro Aronadio
Xavier Bardem in Il talento di Mr.Crocodile: “siamo qui per vivere, vivere è un gioco pericoloso”
Elio Germano interpreta Enrico Berlinguer nel film sugli anni più intensi della sua leadership. "Grazie a Paola Malanga e alla Festa del Cinema di Roma che hanno offerto con entusiasmo uno spazio così prestigioso per presentare il film nato da questo incredibile viaggio” ha dichiarato il regista
Dal Roof di Cinecittà News, l’intervista a Fulvio Risuleo, protagonista ad Alice nella Città con Notte Fantasma VIDEO
Un “documento straordinario”. A un secolo esatto di distanza, l’Archivio Storico Luce diretto da Enrico Bufalini presenta il restauro del film ufficiale della marcia su Roma
Approda in Freestyle, nell’ultimo giorno della Festa di Roma, il documentario Er gol de Turone era bono, di Francesco Miccichè e Lorenzo Rossi Espagnet, che ricostruisce un episodio celeberrimo della A.S.Roma e, soprattutto, esalta il calcio anni '80