Il film Viviane di Ronit e Shlomi Elkabetz distribuito da Parthenos è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani SNCCI. La storia di una donna “prigioniera” di un matrimonio per volontà unilaterale del marito in un Paese dove non sono ancora consentite le nozze civili, diventa, nelle stanze claustrofobiche di un tribunale, e quindi del Potere, un’impietosa disamina della società israeliana ancorata a leggi arcaiche. La richiesta di divorzio, che diventa un autentico, estenuante calvario, è rappresentata con rara forza, puntando con efficacia sui volti dei protagonisti e su uno spazio esiguo, che denota un’assenza totale di libertà.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci