Si terrà dall’1 al 9 giugno a Spilimbergo, in Friuli Venezia Giulia, la decima edizione del festival Le Giornate della Luce, ideato e diretto da Gloria De Antoni con Donato Guerra. Il festival, che da anni celebra gli autori della fotografia quali veri protagonisti delle Giornate della Luce, è ormai un’importante occasione di confronto sul ruolo della fotografia nel cinema per condividere esperienze, progetti e visioni. In questa decima edizione ad esser premiato alla cerimonia di giovedì 6 giugno con il Quarzo d’Oro alla Carriera sarà Vittorio Storaro, il tre volte premio Oscar per Apocalypse Now di Francis Ford Coppola nel 1980, Reds di Warren Beatty nel 1982 e L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci nel 1988. Il direttore della fotografia, riconosciuto a livello internazionale con oltre 180 riconoscimenti, sarà celebrato come uno dei dei grandi autori mondiali della fotografia con il Quarzo d’Oro per il suo “percorso unico che attraversa oltre cinquant’anni di storia del cinema”.
Storaro, grazie alle sue collaborazioni con registi come Woody Allen, Carlos Saura, Giuliano Montaldo, Alfonso Arau, Luca Ronconi, oltre a Bernardo Bertolucci, Francis Ford Coppola e Warren Beatty, è arrivato a una maturazione sempre più approfondita dello stile cinematografico, che gli ha permesso, nel tempo, una costante ricerca sulle possibilità creative dell’Immagine e sulla capacità di “scrivere” la luce. L’espressione artistica di Storaro si concentra, sin dagli inizi, sulla luce, nelle sue molteplici possibilità di scrittura, e sul valore dialettico tra gli elementi contrastanti che la compongono per passare, successivamente, a esplorare dall’interno la luce stessa scoprendone le valenze espressive dal variegato spettro cromatico: i colori che la compongono nelle loro possibili rappresentazioni visive.
Per Gloria De Antoni e Donato Guerra il premio alla carriera 2024 celebra uno dei percorsi artistici più importanti della storia del cinema: Vittorio Storaro, lo scrittore della luce, ha rivendicato la potenza espressiva dell’immagine, il primato del linguaggio visivo, la necessità di esprimere attraverso il colore e la luce – e tutte le loro gradazioni – gli aspetti intimi e psicologici dei personaggi, la temperatura emotiva e le logiche simboliche della messa in scena. Da Il conformista a Ultimo tango a Parigi, da Apocalypse Now a Reds, da L’ultimo imperatore a Dick Tracy, da Tango a La ruota delle meraviglie – solo per citarne alcuni -, ogni sua scelta figurativa si è rivelata puntuale riflesso di una necessità espressiva volta, attraverso il segno visivo, a produrre senso nel racconto filmico. Per l’approccio filosofico col quale ha praticato un’arte e una professione, per l’incalcolabile contributo teorico offerto alla Settima Arte, per i leggendari traguardi raggiunti, per lo studio incessante al quale ha dedicato la sua vita, per la poesia e l’emozione che ha regalato e continua a regalare allo spettatore, il premio alla carriera 2024 del festival Le Giornate della Luce, va a Vittorio Storaro.
Le Giornate della Luce sono organizzate dall’Associazione Culturale Il Circolo di Spilimbergo e nel 2023 hanno avuto il sostegno di MiC, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Città di Spilimbergo, Fondazione Friuli e Banca 360 FVG.
Oltre alla regista, gli ospiti del festival di martedì 4 giugno: Ivan Gergolet, Marco Rossitti, Luca Pallanch, Maurizio Tedesco e Steve Della Casa
Attesa per l'omaggio a Marcello Mastroianni in occasione dei 100 anni dalla nascita con la mostra "Marcello Mastroianni Ritrovato"
La decima edizione del festival si svolgerà a Spilimbergo dall’1 al 9 giugno 2024. Monica Guerritore è la presidente della giuria.
Presentato anche il manifesto della decima edizione del Festival di Spililmbergo