Sarà presentato il 24 ottobre ad Alice nella Città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema dedicata ai giovani, il restauro in 4K realizzato da Cinecittà di Vito e gli altri, l’opera prima del 1991 di Antonio Capuano, che inaugurava insieme alla carriera di un autore raro per sensibilità e sguardo, una nuova onda del cinema partenopeo, che negli anni successivi si sarebbe imposta al centro della scena non solo nazionale.
Presentato e premiato nel 1991 all’8ª Settimana Internazionale della Critica di Venezia, il film portava a Capuano anche il Nastro d’argento per il miglior regista esordiente. E al pubblico uno sguardo fresco, nuovo e rischioso su una Napoli spogliata di qualsiasi panno oleografico e consolatorio, che guardava in faccia una discesa nell’illegalità e nella violenza, ma attraverso gli occhi nudi e veri dei ragazzini.
Un racconto – che nasceva da un vero assurdo fatto di cronaca, la carcerazione di un ragazzo di appena 12 anni – che contrapponeva la retorica della televisione, delle giostre mediatiche, dei videogame, alla verità di corpi giovani che si danno alla criminalità e al linguaggio delle armi. Con un cast di attori non professionisti, un gruppo di giovanissimi di stupefacente naturalezza, Vito e gli altri si guarda oggi come allora per una messa in scena di crudo splendore, dove il dato reale trasfigura in poesia, e la denuncia si fa commozione.
Il restauro
Il restauro 4K è stato eseguito nel 2021 nei laboratori di Cinecittà dal negativo scena 35mm e da un positivo colonne ottiche 35mm mono. Sul negativo scena sono stati eseguiti interventi per la rimozione di macchie, righe, spuntinature, problemi di flicker. In particolare, sono state ripristinate tutte le scene da negativo originale che erano state sostituite con inserti di Internegativi sottotitolati in italiano su dialetto napoletano stretto
La storia
La notte dell’ultimo dell’anno. La città è in festa, saluta l’anno nuovo appena iniziato. Rosario ha ucciso sua moglie e uno dei figli. Punta la pistola sull’altro figlio, Vito, quasi dodici anni. Sta per sparare. Ma Vito riesce a dire qualcosa, solo poche parole. L’uomo abbassa l’arma. Dopo l’arresto del padre, Vito rimane solo. Va a vivere dalla zia, in una famiglia di persone ugualmente sole, prive di rapporti di solidarietà. Vito si adegua a questa solitudine. Combatte, certo, con le armi che conosce. Impara presto ad usarle, perché è necessario, per legittima difesa. Così si inserisce, inconsapevolmente vittima, nella spirale senza fine della violenza. Percorre velocemente tutti gli stadi della parabola delinquenziale. Furti, scippi, spaccio di droga, rapine, prostituzione. Passa attraverso aridi istituti di rieducazione. Ormai non ama più niente. Per un “errore” delle istituzioni conosce anche il carcere. E poi giù a precipizio fino ad arrivare all’assassinio su commissione. Killer a dodici anni.
Vito e gli altri
Regia Antonio Capuano / Cast Nando Triola (Vito), Pina Leone (Miriam), Mario Lenti (Aniello), Antonio Laccarino (Formaggino), Giuseppina Fusco (Alba), Antonio Farak (Lino), Pasquale Amore, Massimo Antacito, Maria Rosaria De Cicco (zia Rosetta), Enzuccio La Motta, Salvatore Porzio, Elio De Gregori, Enzo Bacarello, Giovanni Fiscarelli, Gino Apicella, Giuseppe Esposito, Guido Piccoli, Vittorio Baratti, Maria Antonia Pisani, Cloris Brosca, Vera Matania, Sergio Marra, Antonietta Fusco, Umberto Santacroce, Renzo De Falco, Tina Bianco, Giuseppe Amato, Giorgio Alberti, Enzo Ioffredo, Benito Romano, Mario Mazzocchi, Mario Del Gaudio / Sceneggiatura Antonio Capuano / Fotografia Antonio Baldoni / Montaggio Valentina Migliaccio / Scenografia Mario Del Gaudio / Suono Massimo Pisa / Produzione Società cooperativa Dioniso a.r.l. / World Rights Luce Cinecittà / Formato 35 mm. Col /Anno 1991, 83 min
(gp)
Presentato ad Alice nella Città 2024, il documentario della regista romana ci porta a Palermo, a riscoprire le protagoniste del suo primo film alle prese con l'arrivo di una bambina
Il film con Barry Keoghan e Franz Rogowsky si è aggiudicato il premio principale del concorso alla sezione parallela della Festa del Cinema di Roma 2024
In Squali, presentato ad Alice nella città, il regista Alberto Rizzi cerca la strada dell'attualizzazione del celebre romanzo di Dostoevskij che trasporta in Veneto
L’Excellence Award di Alice nella Città va al regista napoletano per la sua opera prima Vito e gli altri, restaurata in 4K da Cinecittà. La presidente Sbarigia: orgogliosa del restauro dei film di grandi maestri