Visionarie: appello delle giovani sceneggiatrici

Un gruppo di giovani sceneggiatrici del CSC di Roma ribadiscono a necessità di "distruggere ogni stereotipo e delineare personaggi femminili che dicano l’indicibile e facciano l’infattibile"


 A “Visionarie”, progetto ideato e diretto da Giuliana Aliberti – realizzato in partnership con Fondazione Elena e Claudio Cerasi, CoopCulture, Palazzo Merulana – si sono tenuti domenica 5 maggio gli incontri con la Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volontè e il CSC. In chiusura l’appello di un gruppo di giovani sceneggiatrici del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma che hanno ribadito con forza la necessità di “distruggere ogni stereotipo e delineare personaggi femminili che dicano l’indicibile e facciano l’infattibile. Un bel personaggio è un personaggio reale, che vive, un pessimo personaggio è un’etichetta e non funziona! – perché spiegano – non vogliamo lavorare in un ambiente in cui vige il pensiero che ci sono generi che le donne sanno scrivere meglio o peggio degli uomini –  e perché affermano – una donna può scrivere un scena di inseguimento tra macchine, una scena di horror e un fantasy  – sceneggiatori e sceneggiatrici studiano la stessa lingua poi scelgono come raccontarla”.

L’appello è avvenuto a conclusione dell’incontro “il mondo dopo la scuola di cinema: horror o commedia? Giovani cineaste tra speranze e paure” a cui hanno preso parte le sceneggiatrici Gloria Malatesta e Silvia Napolitano (docenti presso il Centro Sperimentale di Cinematografia), con la regista Anna Negri e la montatrice Ilaria Fraioli (docenti presso la Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volontè).

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