Virzì, in attesa di Cannes: così nasce ‘La pazza gioia’

L'idea del nuovo film con Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti è nata sul set de Il capitale umano. L’uscita in precedenza prevista il 3 marzo è stata posticipata al 17 maggio


BARI. Uscirà con 01 martedì 17 maggio, a Festival di Cannes in corso (11/22 maggio), il nuovo film di Paolo Virzì La pazza gioia che ha così posticipato l’uscita in precedenza prevista il 3 marzo. Del resto il film con Fai bei sogni di Marco Bellocchio e Le confessioni di Roberto Andò è tra i titoli italiani possibili della kermesse francese.
Oggi al Bif&st, che ha premiato il regista livornese con il Federico Fellini Platinum Award per Cinematic Excellence, Virzì incontrando il pubblico al Teatro Petruzzelli ha raccontato quando è nata la prima idea de La pazza gioia con protagoniste Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti.

“Stavo girando una scena de Il capitale umano e mi trovavo nel giardino innevato della Villa Bernaschi. Gifuni e Bentivoglio stavano recitando la scena piuttosto concitata nella quale Bentivoglio diceva ‘Rivoglio i miei soldi’ e l’altro gli rispondeva ‘Tu sei pazzo, ma dove vai, hai firmato un contratto…’ . Mentre provavamo questa conversazione e stavamo aspettando la luce giusta per girarla in piano sequenza, ad un tratto ho visto, al di là dei due interpreti maschili, Valeria Bruni Tedeschi che faceva strada a Micaela arrivata all’improvviso a farmi una sorpresa. Si muovevano nel fango e nella neve: Valeria con l’elegante vestito di scena faticava indossando scarpe con i tacchi alti; Micaela la seguiva con un misto di sfiducia e sgomento. Quando, per attraversare una pozzanghera, Valeria e Micaela, era la prima volta che s’incontravano, si sono date la mano e così hanno continuato a camminare.
Catturato da questa immagine ho chiesto subito all’operatore di inquadrare e girare quella scena di loro lontanissime e piccine, mentre Gifuni e Bentivoglio si sono sentiti messi da parte. Da questa immagine di due donne, una con un’apparente maggiore sicurezza, l’altra più esitante con il batticuore, è nata  – conclude Virzì – La pazza gioia, cioè la storia di due donne fragili, disturbate, problematiche in maniera diversa”.

Nel film Beatrice (Valeria Bruni Tedeschi) è una chiacchierona istrionica, sedicente contessa e a suo dire in intimità coi potenti della Terra. Donatella (Micaela Ramazzotti) è una giovane donna tatuata, fragile e silenziosa, che custodisce un doloroso segreto. Sono tutte e due ospiti di una comunità terapeutica per donne con disturbi mentali, entrambe classificate come socialmente pericolose. Il film racconta la loro imprevedibile amicizia, che porterà ad una fuga strampalata e toccante, alla ricerca di un po’ di felicità in quel manicomio a cielo aperto che è il mondo dei sani.

Bari 2016

Bari 2016

Il segreto e la vendetta di Michele Riondino

L’attore è il protagonista, con Valentina Cervi, Vitaliano Trevisan e Elena Radonicich, di Senza lasciare traccia, esordio di Gianclaudio Cappai presentato al Bif&st nella sezione Nuove Proposte e prossimamente nelle sale il 14 aprile. “Il film è nato dopo un viaggio con un’amica colpita dal cancro che mi confidò la convinzione che la malattia era dovuta a un evento traumatico vissuto anni prima. Da qui sono partito per costruire una giornata particolare di cui è protagonista Bruno”, spiega il regista

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Golino produttrice a Cannes con ‘Pericle il nero’?

Il film di Stefano Mordini, con Riccardo Scamarcio protagonista e tratto dall’omonimo romanzo noir di Giuseppe Ferrandino, è prodotto insieme ai fratelli Dardenne dalla Buena onda, la casa di produzione di Golino, Scamarcio e Viola Prestieri. Al momento l'attrice e regista è impegnata nella stesura della sua seconda opera, una storia con protagonisti due uomini, insieme a Francesca Marciano e Valia Santella. Polemica sulle nomination dei David: "Peccato che ci sia solo la mia candidatura, Il film di Gaudino merita di più"

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Bif&st 2017: omaggio a Vittorio Gassman

Il direttore Laudadio annuncia anche "la retrospettiva di un grande attore, magari anche regista, o di un’attrice americani viventi”. Edizione 2017 nel segno della tutela dell’ambiente: previsti incontri e conversazioni su cinema e scienza, “saranno con noi scienziati, fisici, matematici, personalità della cultura e il cinema denuncerà la distruzione della bellezza e dell’ambiente”. Tornerà inoltre la sezione internazionale del Festival con una quindicina di titoli. Presto il gemellaggio con il Festival del cinema italiano di Annecy

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Giorgio Colangeli, Premio Ferzetti per il film sull’amianto

L'attore romano premiato dal Bif&st per Un posto sicuro dell'esordiente Francesco Ghiaccio sulla fabbrica di morte Eternit. Un film drammatico ma positivo per Colangeli che mostra la possibilità di riscatto che ognuno ha dentro di sé: “Quando ho girato a Casale Monferrato, ho trovato una grande coesione ideale in quel dramma collettivo. Si spende molto in dolore, ma si ricevono in cambio consapevolezza e senso civico, le grandi tragedie aiutano a cambiare il punto di vista”. Premiati Due euro l'ora e The Plastic Cardboard Sonata


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