72 film italiani, tra nuovissimi e classici, sono stati programmati al Festival du Film Italien di Villerupt che ha festeggiato in pompa magna il 40° anniversario. La giuria ufficiale, presieduta da Cristina Comencini, ha assegnato il premio Amilcar a Il padre d’Italia di Fabio Mollo. Al film di Mollo è stato consegnato anche il premio votato dalla giuria dei giovani. La giuria della critica presieduta da Michel Ciment ha attribuito l’Amilcar a L’ordine delle cose di Andrea Segre. Premio della giuria degli esercenti a Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni, e premio del pubblico a 7 minuti di Michele Placido. La città di Villerupt ha assegnato il proprio premio a Marco Tullio Giordana in occasione di un’ampia personale dei suoi film. Due le retrospettive: i capolavori di Luigi Comencini e i film italiani premiati nel mondo. Documentari, masterclass e dibattiti hanno arricchito questa edizione del Festival presieduto da Oreste Sacchelli. Un evento che nel corso di due settimane richiama folle di spettatori non solo dalla Francia ma anche da Lussemburgo, Belgio Olanda e Germania.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis