VIETATO AI MAGGIORI

Italia Taglia è ormai un marchio. Tutt’altro che d’infamia. Dietro c’è il lavoro di Tatti Sanguineti e dei suoi complici (Tele+, Cineteca nazionale, Cineteca di Bologna, Dipartimento dello spettacolo, Anica) per riscrivere la storia del cinema italiano. Quello che le forbici hanno tagliuzzato o addirittura cancellato perché osé, irriverente, anticlericale. In questo lavoro Sanguineti ha scoperto un sacco di cose, spesso divertenti, che sono diventate libri (Totò e Carolina, uno studio su Andreotti in via di scrittura) e documentari.
Ora anche un programma televisivo, veramente spassoso se dobbiamo giudicare dalle immagini che abbiamo visto in anteprima nella saletta dove il citato sottosegretario-cinefilo guardava anche due film al giorno. O dove il giovanissimo Bertolucci scoprì che in Partner c’era una fellatio. A sua insaputa (!).
Italia taglia, imperdibile se avete il decoder, va in onda in sei puntate su Tele+, da venerdì 23 febbraio (ore 22.50), una puntata al mese. Sketch, capolavori, tagli-nonsense, musicarelli già cult con sigle e intersezioni elegantissime disegnate da Gianluigi Toccafondo. E il bello è che tutto questo è finanziato con i soldi del Dipartimento dello spettacolo – un nobile autogol? – e se ne parla all’indomani della revisione delle commissioni che assegnano il divieto ai minori con l’ingresso di animalisti e genitori. Ma anche alla vigilia della nuova udienza del processo contro Ciprì & Maresco. I due cineasti che hanno resuscitato il reato di vilipendio ma anche quelli che hanno portato, col loro caso eclatante, a una riforma della legge del 1913.
E mentre il ministero riscrive la storia, si continuano a vietare film ai minori, da Gostanza da Libbiano a Kràmpack. I motivi? Ce li diranno gli storici.