La 56° Viennale ha annunciato il programma della prossima edizione, 25 ottobre – 8 novembre, che riserva all’Italia due posizioni d’onore: l’Opening Gala è infatti Lazzaro felice di Alice Rohrwacher, che parteciperà alla serata, mentre un Focus è dedicato a Roberto Minervini, che presenterà tutti i suoi lungometraggi compreso l’ultimo What You Gonna Do When The World’s On Fire. L’opera di Minervini viene definita “di rottura delle convenzioni artistiche tradizionali e portatrice di maggior approfondimento politico rispetto a un tradizionale editoriale giornalistico”. E proprio agli autori di documentari “non convenzionali”, portatori di sperimentazione di genere, è dedicata in generale la selezione italiana: saranno infatti presenti a Vienna Stefano Savona con La strada dei Samouni, Giorgio Ferrero (Beautiful Things), Fabrizio Ferraro (Gli indesiderati d’Europa) e Yervant Gianikian (I diari di Angela).
Completano la selezione italiana Suspiria di Luca Guadagnino e la coproduzione In My Room di Ulrich Kohler. La prossima edizione del festival di Vienna, tra i più importanti nell’area germanofona con oltre 90mila spettatori, offrirà un doppio “debutto” al femminile: oltre ad aprire con Alice Rohrwacher infatti sarà anche la prima edizione dell’evento a essere diretta da una donna, Eva Sangiorgi, di origine italiana e con un lungo curriculum di direzione di festival in America Latina.La partecipazione della delegazione italiana alla Viennale è sostenuta da Istituto Luce Cinecittà
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis