Venezia 62: la giuria a Dante Ferretti

Dante Ferretti, “simbolo dell’internazionalità del cinema italiano”, sarà presidente della giuria di Venezia 62 (31 agosto-10 settembre). La scelta di Davide Croff e Marco Müller è caduta sul famoso scenografo nell’anno dell’Oscar per The Aviator. Ma Ferretti è un amico del festival veneziano già da quando, l’anno scorso, realizzò l’installazione di fronte al Palazzo del Cinema con i Leoni d’oro. 

Croff e Müller, che hanno incontrato la stampa italiana al Noga Hilton di Cannes per una breve chiacchierata, non hanno voluto rivelare novità sostanziali sul programma della prossima Mostra, sempre più fedele alle parole d’ordine di Biraghi, “agile e snella”. Saranno solo 58, contro i 76 dello scorso anno, i film delle varie sezioni: Concorso, Fuori Concorso, Orizzonti, mentre Settimana della Critica e Giornate degli Autori avranno la loro “casa” nella Sala Perla del Casinò. Alta definizione e video saranno proposti trasversalmente nelle varie sezioni; i film italiani saranno meno del solito in proporzione allo snellimento complessivo del programma e, soprattutto, non ci saranno più gli ingorghi di film ed eventi dello scorso anno.
Altra novità: la nuova sigla animata firmata da Francesca Ghermandi, la prima nel segno della ”pop art” e dell’alleggerimento. Francesca Ghermandi è nata nel 1964 a Bologna. Figlia dello scultore Quinto e della pittrice Romana Spinelli, ha iniziato a disegnare fumetti con Andrea Pazienza.

Sul versante delle retrospettive prosegue la rivalutazione del cinema italiano di serie B, mentre parte il grande progetto di Storia segreta del cinema asiatico, dedicata al cinema ”invisibile” dell’Estremo Oriente (Cina, Hong Kong, Taiwan, Giappone, India). Il Leone alla carriera sarà consegnato al maestro giapponese dell’animazione Hayao Miyazaki il 9 settembre, nel corso di una ”giornata Miyazaki” in cui verranno proiettati alcuni suoi film ancora inediti in Italia e in Europa.
In dirittura d’arrivo la gara per il nuovo Palazzo del Cinema: il 26 maggio sarà reso noto il nome del vincitore tra i nove progetti selezionati, mentre i lavori dovrebbero durare almeno tre anni. La cerimonia di chiusura tornerà al Lido, dopo la parentesi alla Fenice di Venezia. In stand by il mercato: “portare il Mifed a Venezia quest’anno, come qualcuno ha detto, non avrebbe senso, ma la Biennale fa parte del sistema Italia e stiamo valutando i progetti di Mifed e Aip”, ha sottolineato Croff.