Valeria Solarino: Emma e la marcia dei 40mila


V. SolarinoVincitrice a Venezia grazie a Valzer di Salvatore Maira, presentato nelle Giornate degli Autori, come migliore interprete femminile sia del Premio Wella che del “Pasinetti” attribuito dal Sindacato Giornalisti Cinematografici, Valeria Solarino è tornata sul set da qualche giorno per girare da protagonista Holy Money, un giallo di Maxime Alexandre di produzione belga ambientato tra Civita di Bagnoregio e Londra. La 27enne fascinosa e intensa attrice torinese rivelata da Fame chimica, La febbre e Viaggio segreto vive un momento professionale particolarmente felice come confermerà in inverno l’uscita de La signorina Effe, il nuovo film di Wilma Labate prodotto da Bianca Film e Rai Cinema da lei girato come protagonista nei mesi scorsi.

Che cosa racconta questo suo nuovo lavoro?
La signorina Effe ha rappresentato per me un’occasione speciale e una sfida di cui sono molto fiera perché mi ha permesso di affrontare una vicenda che mostra finalmente un bel personaggio femminile a tutto tondo, uno di quelli che nel nostro cinema si vedono sempre meno forse perché a scrivere i copioni sono soprattutto gli uomini. La sceneggiatura scritta dalla regista con Francesca Marciano, Carla Vangelista e Domenico Starnone descrive infatti una storia d’amore bella, importante e tormentata ambientata nel 1980 a Torino nei giorni caldi della marcia dei 40mila impiegati e “quadri” che si opposero allo sciopero di 35 giorni contro le migliaia di licenziamenti di operai decisi dall’azienda.

Qual è il suo personaggio?
Interpreto la “signorina Fiat” a cui si riferisce il titolo, Emma, un’impiegata figlia di immigrati meridionali piccolo borghesi che si augurano che lei si faccia strada in azienda dopo essersi laureata. Fidanzata con un dirigente, Fabrizio Gifuni, durante le giornate di scontri e tensioni Emma si innamora di un operaio particolarmente impegnato e battagliero (Filippo Timi) che le fa prendere coscienza della lotta di classe e così la sua passione per due persone che combattono su due fronti opposti della barricata, la confusione tra i due uomini, lo sbandamento e la voglia generale di cambiamento rispecchieranno tutto quello che si agitava all’epoca intorno alla Fiat: è come se lei vivesse interiormente la rivoluzione sociale del momento.

Come si è preparata a questo ruolo?
Mi sono documentata guardando materiali filmati di repertorio e leggendo quante più testimonianze possibili e mi sono molto appassionata ad un momento ricco di fermenti e di ideali in gioco, fermandomi a riflettere come oggi invece nessuno faccia granché per manifestare il proprio pensiero anche a costo di alzare la voce: quasi sempre ci si lamenta chiusi in casa tenendo come unico contatto con la realtà esterna quello che si ascolta e si guarda passivamente davanti alla televisione…

autore
19 Settembre 2007

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