Dopo il successo dell’iniziativa Cinema in festa che, dal 18 al 22 settembre, con il biglietto unico a 3,50 euro, ha portato in sala più di 1,1 milioni di spettatori nella stragrande maggioranza delle sale aderenti (2700 schermi) segnando un +317 per cento rispetto alla settimana precedente e un +123 per cento rispetto al 2021, ecco arrivare una buona e una cattiva notizia dall’analisi del box office di questo fine settimana.
Al primo posto troviamo la riedizione di Avatar che conquista quasi 1,7 milioni di euro (considerando che i dati degli incassi comprendono giovedì 22, ultimo giorno di Cinema in festa, quando il biglietto era ancora a 3,50 euro) con 256mila spettatori, la cui metà ha scelto di vederlo in 3D, e la più alta media per copia della settimana (5.576 euro divisi in 297 schermi). Questa è la buona notizia. Quella cattiva è speculare, perché Avatar è uscito al cinema ben 13 anni fa mentre gli esordi di questo weekend vengono tutti dopo, come Don’t Worry Darling di Olivia Wilde, thriller distopico presentato alla scorsa Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che si deve accontentare di un (buon) secondo posto con 965mila euro e 172mila spettatori.
Certo, in attesa dell’uscita del sequel Avatar – La via dell’acqua il 13 dicembre, il kolossal di James Cameron, che ci accompagnerà fino al quinto episodio già in produzione della saga, si conferma il film più visto di tutti i tempi e questo potrebbe rivelarsi un buon viatico per Avatar 2 soprattutto nel riportare gli spettatori mancanti nelle sale complice, speriamo, anche il successo di Cinema in festa che verrà replicata dall’11 al 15 giugno 2023.
Non sfonda, nonostante l’esordio al cinema della protagonista del momento, la cantante Elodie (curiosamente in Don’t Worry Darling il protagonista è un altro cantante molto famoso, Harry Styles), Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa è quarto dopo Minions 2: Come Gru diventa cattivissimo con 258mila euro e 45mila spettatori, numeri in pratica identici a quelli de Il signore delle formiche di Gianni Amelio, sceso al quinto posto, ma alla sua terza settimana in classifica con un totale di tutto rispetto di 1,4 milioni di euro. Non è molto lontano il terzo e ultimo film italiano in classifica, L’immensità di Emanuele Crialese, al settimo posto con 235mila euro, 40 mila spettatori e un totale alla seconda settimana di quasi 700mila euro.
Tornando ai dati delle presenze in sala, c’è da segnalare che i primi 25 giorni di settembre hanno registrato un aumento degli ingressi rispetto al 2021 (+24.71 per cento) attenuando il calo rispetto al 2019 prepandemico che però è sempre rilevante (-51.58 per cento) anche perché, su base annua con 28.724.687 ingressi, arriva a -56.01 per cento.
1. Avatar: 1.656.035 euro/256.453 spettatori; 297 schermi/5.576 euro di media per copia; totale 1.656.035 euro
2. Don’t Worry Darling: 965.204 euro/172.063 spettatori); 368/2.623; tot. 966.588
3. Minions 2: Come Gru diventa cattivissimo: 502.423 euro/78.500 spettatori; 304/1.653; tot. 14.064.493
4. Ti mangio il cuore: 258.376 euro/44.836 spettatori; 288/897; tot. 258.376
5. Il signore delle formiche: 252.599 euro/42.024 spettatori; 331/763; tot. 1.395.219
6. DC League of Super-Pets: 247.244 euro/40.273 spettatori; 260/951; tot. 2.003.113
7. L’immensità: 235.219 euro/39.592 spettatori; 390/603; tot. 692.466
8. Beast: 227.996 euro/37.833 spettatori; 263/867; tot. 266.441
9. Maigret: 215.083 euro/34.566 spettatori; 221/973; tot. 524.780
10. Taddeo l’esploratore e la tavola di smeraldo: 209.187 euro/34.889 spettatori; 343/610; tot. 209.187
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