“Up”, poesia e palloncini in sala


UPArriva, già da oggi in sala, la casa volante di Carl: l’anziano e scorbutico vedovo protagonista dell’ultimo capolavoro Disney-Pixar, Up. Primo film d’animazione ad inaugurare il festival di Cannes ed esordio assoluto nel 3D per la casa di produzione di John Lasseter, Up è una storia toccante sulla paternità mancata e il rispetto per gli animali, che racconta dell’amore che può durare tutta una vita, e andare anche oltre. Come succede al protagonista Carl e sua moglie Ellie, da poco scomparsa, che hanno trascorso insieme l’esistenza condividendo lo stesso sogno di girare il mondo. Desiderio che non sono mai riusciti a realizzare finché Carl, rimasto solo e ormai destinato all’ospizio, parte a bordo della sua casa, trasformata in aerostato da migliaia di palloncini colorati, in un’avventura tutta dedicata a sua moglie. Insieme a lui il petulante boy scout Russell, che si trova suo malgrado a bordo.

Distribuito da Cinecittà Luce, che lo produce insieme a Ameuropa International, Di me cosa ne sai di Valerio Jalongo, documentario recentemente passato alle Giornate degli Autori. Il film indaga sulle ragioni che hanno portato negli anni ’70 allo smantellamento della seconda industria cinematografica del mondo. Passando dalle testimonianze di registi internazionali come Ken Loach, alla rievocazione di passaggi storici come la nascita della tv commerciali, la battaglia di Fellini contro gli spot pubblicitari che distruggevano l’integrità delle opere, la partenza all’estero di De Laurentiis, Ponti e Grimaldi o la promulgazione della legge Corona, che metteva un freno alle co-produzioni internazionali.

Dopo essere stato in concorso a Venezia 66 arriva per 01 Lo spazio bianco di Francesca Comencini, film che parla di maternità e identità femminile raccontando il tempo che precede la vera nascita di una bimba prematura. Tratto dal romanzo di Valeria Parrella, protagonista è Maria, Margherita Buy, una 40enne single che aspetta nel reparto neonatale di un ospedale che sua figlia Irene, nata prematura, esca dal limbo: potrebbe nascere o morire. Ma in quei cinquanta giorni si crea una rete di solidarietà con le altre madri.

In sala con Officine Ubu il nuovo film del britannico Michael Winterbottom Genova, girato nel capoluogo e sulla costa ligure con il sostegno della Film Commission e della Regione Liguria. Storia di un padre (Colin Firth) che si trasferisce in Italia con le due figlie dopo che ha perso la moglie in un drammatico incidente d’auto. “E’ una città molto bella ma inquietante, con quei vicoli stretti e bui”, dice il regista, che ha vinto un premio a San Sebastian 2008.

In concorso al Festival Internazionale di Roma 2009 e in sala con Medusa, Viola di mare di Donatella Maiorca, ispirato al romanzo-inchiesta “Minchia di re” di Giacomo Pilati. Ambientato in una piccola isola immaginaria della Sicilia ottocentesca, dove l’amore omosessuale tra le due protagoniste, Valeria Solarino e Isabella Ragonese, non può che dare scandalo. E perciò la venticinquenne Angela si finge uomo, e – con la complicità del curato che accetta di cambiarle nome e sesso sulle carte dell’anagrafe – diventa “Angelo”: coppola, sigaro in bocca e una famiglia benedetta dal Signore.

Sono due gli horror del weekend in arrivo: per Mediafilm il sequel di Halloween diretto da Rob Zombie nel 2007. Stesso regista e stesso cast, per una storia originale che si svincola definitivamente dal prototipo di John Carpenter del 1978, con un occhio di riguardo alle presenze femminili. Un horror concreto e viscerale, dove il male non è un concetto sfuggente, ma alberga nell’uomo come un congegno che può esplodere da un momento all’altro.
E per Warner il thriller spagnolo Orphan: storia di una giovane coppia che dopo la perdita di un figlio, decide di adottare una bambina dall’orfanotrofio. Ma appena lei entra a far parte della loro vita iniziano a succedere cose strane, inquietanti e terribili.

Dal regista di due pellicole di successo, Molto incinta e 40anni vergine, e in sala per la Universal Pictures, Funny People. Commedia con Adam Sandler nei panni di un cabarettista di successo, cui viene diagnosticato una malattia che gli lascia un solo anno di vita. Nel frattempo stringe amicizia con un aspirante comico, cui insegna tutti i segreti dell’improvvisazione. Ma quando il dottore lo chiama dicendogli che sta bene e che non è più in fin di vita, il loro rapporto cambia radicalmente.

autore
15 Ottobre 2009

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