Budget americano e libertà francese. Così Jean-Pierre Jeunet sintetizza la formula del suo nuovo film, Una lunga domenica di passioni, che riparte dal successo di Amélie (stessa attrice, stesse atmosfere da favola) con i dollari Warner. Ma la cosa non è piaciuta a buona parte dell’industria francese e il film, dietro ricorso dell’associazione dei produttori, ha perso la nazionalità per riguardagnarla sul campo con dodici candidature ai César. “E’ un film francese a tutti gli effetti – taglia corto il cineasta di Delicatessen che cita Fellini tra i suoi preferiti – attori, tecnici, maestranze e comparse, tutti sono francesi, ma Gaumont, UCC e Pathé, erano furiosi di veder comparire un nuovo concorrente come Warner sulla piazza, allora si sono serviti di una serie di scappatoie legali. Ma alla fine sia l’opinione pubblica che i politici, di destra come di sinistra, ci hanno dato ragione”.
A Roma, insieme all’imbronciata Audrey Tautou, ospite dell’Accademia di Villa Medici, Jeunet lancia Un long dimanche anche in Italia dove uscirà in 120 copie l’11 febbraio. In Francia è in sala dal 27 ottobre e ha venduto circa sei milioni di biglietti; in America ha collezionato buone critiche e due candidature agli Oscar (al direttore della fotografia e alla scenografa Aline Bonetto, di origine italiana).
Anche se la magia soprendente di Amélie Poulain si è ripetuta solo in parte, per Jeunet questo è il classico film ossessione: la prima guerra mondiale, che fa da sfondo a una vicenda di amore oltre la morte, lo appassiona da sempre. “Sono pochi i film sulla Grande Guerra, me ne vengono in mente cinque o sei, tra cui Orizzonti di gloria di Kubrick e Uomini contro di Rosi. Io volevo mostrarla nella sua mostruosità, come una guerra senza ideali, ma fatta solo per foraggiare i mercanti di cannoni, una guerra in cui tanti furono condannati a morte per diserzione o perché si erano automutilati per tornare a casa”. Alla fine lo spunto giusto è stato il romanzo epistolare di Sebastien Japrisot reinventato con un gusto tra il fumetto e la cartolina d’epoca. Per Audrey il ruolo di una fanciulla claudicante e indomabile che continua a cercare il suo innamorato dato per morto.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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