È un crime che non si sottrae a dettagli pulp e mutuati dal fumetto: l’arco temporale di una notte per la storia di Cobra (Gianluca Di Gennaro) e Sonny (Federico Rosati), rapper e manager, accomunati dall’essere cresciuti nel degrado periferico.
La musica, il loro riscatto: Sonny, all’insaputa del rapper che cura, ottiene un appuntamento con un’importante etichetta, riuscendo a convincere il cocainomane capo della casa discografica di una collaborazione di Cobra con uno dei DJ di maggior tendenza, LAZY B (Matteo Baiardi), che accorda per un consistente compenso economico, e qui subentra l’Americano (Nicola Nocella), un amico d’infanzia dei due, poi cresciuto criminale e, come immaginabile in certi ambienti, quando un accordo si chiude, non può mancare un “do ut des”, che – nello specifico – profuma di passato, come Angela (Denise Capezza), seppur la sua traccia di tempo andato sia più romantica del resto.
Russo ha una “formazione” nel videoclip musicale, che qui non nasconde, e per il suo debutto nel lungometraggio – Cobra non è – sceglie un equilibrio tra uno stile crudo, che ne caratterizza l’estetica, e la scena musicale rap, narrando, ma mantenendosi un passo indietro, distante e osservante: la musica, apparente cuore narrativo, s’enuncia solo come dettaglio, mai portata davvero in primo piano, perché fulcro è la fama, capace di mandare in frantumi tutto. Seppure non manchi la presenza dichiarata della musica pop e rap del nostro panorama, con la scena filmica occupata anche da Elisa e Max Pezzali, con ruoli attoriali sopra le righe, tra il nero e il comico, distanti dal proprio es musicale consueto, veri e propri personaggi del racconto, oltre a musicisti come Clementino, Tonino Carotone, Il Panzo ed Enzuccio.
Così, in quest’atmosfera “sporca”, s’inserisce anche il tocco di Ruggero Deodato (regista culto di Cannibal Holocaust), che ha realizzato una scena inedita di tortura, omaggio al cinema italiano anni ’70 e ’80, quello tanto amato da Tarantino: in questo film sono state inserite solo alcune sequenze, la scena intera è presente nella versione integrale del film.
La “prima immagine” del film di Mauro Russo è di Christian Cordella – costume concept artist e fumettista Marvel di natali leccesi e fama internazionale – che ha curato la locandina, un’opera tra tratto a matita e cromie neon, capace di sintetizzare in questo “fermo immagine” la narrazione: “Lavorare sull’illustrazione del film Cobra non è, è stato un vero piacere perchè stimo il lavoro di Mauro Russo. Il keyitem è stata l’ispirazione al genere cinematografico exploitation, un vero mix di pulp e vintage, in cui ben si confaceva una tecnica manuale nell’illustrazione, mista ovviamente alla grafica. Tipico delle locandine di quel genere di film è un melting pot di elementi, personaggi, atmosfere… quasi un rissunto visivo di chi andremo a conoscere nel film, una sorta di presentazione dei personaggi che ci presenta il cast. E’ sempre di grande stimolo e interesse poter collaborare con realtà cinematografiche italiane e sicuramente in questo film si respira il giusto mix tra cinema americano e background italiano”.
Cobra non è esce direttamente su PrimeVideo, il 30 aprile, distribuito da 102 Distribution e prodotto da Giallo Limone Movie S.r.l.
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