PESARO – Un archivio per la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema. Grazie all’aiuto del Comune di Pesaro sta prendendo forma la conservazione degli oltre 9.000 materiali tra lettere, cataloghi, poster, film, registrazioni che compongono la storia del festival, giunto alla 55esima edizione. A presentare il progetto il direttore Pedro Armocida, con Cristian Della Chiara, Bruno Torri, Gianmarco Torri, Arianna Zaffini e il vice sindaco Daniele Vimini. Proprio quest’ultimo ha ribadito come si tratti di “un segnale importante per uno dei pochi festival che ha ancora un’attività editoriale molto viva”. L’intenzione non nasce solo da “un’esigenza di documentazione”, ma anche per aumentare ancora di più “l’identificazione della Mostra con la città di Pesaro”.
Lo sguardo però non è rivolto solo al passato ma, come ha ribadito Gianmarco Torri, la volontà è quella di far diventare questi spazi un vero e proprio centro di studi e una biblioteca digitale, liberamente accessibile a tutti gli studiosi. Arianna Zaffini ha spiegato i vari passaggi della creazione dell’archivio che parte dai materiali del 1965 con documenti sull’amministrazione e gestione contabile, la corrispondenza dal ’65 al 2015, le lettere di Lino Miccichè contenute in tre faldoni. E poi materiali critici, relazioni, interviste e biografie degli ospiti, le trame dei film, i programmi a stampa, la rassegna stampa, il carteggio sulla retrospettiva, le quasi 4000 fotografie, tutti positivi, alcuni dei quali deteriorati. I manifesti degli eventi della mostra e di altri festival, che sono quasi 200. Una grande mole di materiale audiovisivo, audiocassette, vhs e dvd per un totale di circa 3000 unità. I dialoghi dei film. Ingente la biblioteca, con i quaderni informativi, che precedono le pubblicazioni Marsilio.
Bruno Torri, fondatore del festival con Micciché, ha ricordato come Pesaro sia stato, a parte Venezia, la prima manifestazione di questo tipo in Italia, poi imitata da altri come Torino o Bergamo. “La MINC è stata la madre di tutte le mostre culturali”.
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