Una delegazione di 35 registi e professionisti del settore in arrivo dall’Ucraina dilaniata dalla guerra saranno in sicurezza a Cannes. Il Marché du Film ospiterà sabato 21 maggio un Ukraine Day per sostenere l’industria cinematografica. Gli organizzatori, si legge su Deadline, sono in contatto con la Commissione europea per ospitare la delegazione che sarà in primo piano nell’ambito dell’iniziativa Producers Network. Almeno sei produttori prenderanno parte all’evento di networking, ospitato in collaborazione con l’Istituto Ucraino. Saranno presentati al Marché documentari e lungometraggi sia in pre-produzione che in post-produzione. Ci sarà anche una conferenza per discutere le opportunità per ricostruire l’industria.
Il mese scorso, il Festival di Cannes ha annunciato che “non ammetterà delegazioni russe né al festival né al mercato, né accetterà la presenza di chiunque sia legato al governo russo”. Il festival, tuttavia, non boicotterà i film russi nel programma (potrebbe esserci Tchaikovsky Wifes di Kirill Serebrennikov in selezione ufficiale), cosa che è stata richiesta invece dall’Accademia del cinema ucraino.
Una vicenda di torture e spionaggio nel thriller del regista svedese di origine egiziana Tarik Saleh. Vincitore del premio alla miglior sceneggiatura al Festival di Cannes e nelle sale italiane dal 6 aprile 2023 con il titolo La Cospirazione del Cairo
L’incontro con la stampa italiana di Charlotte Vandermeersch e Felix Van Groeningen, Prix du Jury a Cannes 2022: i produttori “Gianani e Gangarossa ci hanno teso una mano per il futuro” e “lavorando a questo film abbiamo conosciuto il cinema italiano contemporaneo: Favolacce, Alice Rohrwacher e il cinema di Carpignano”.
La parola alla giuria del 75°. Il presidente Vincent Lindon ha voluto esprimere la gratitudine “per avere cambiato la vita di alcune persone”, mentre l’attrice italiana Jasmine Trinca dichiara "ci salutiamo con il cuore pieno"
Il ministro della Cultura celebra il premio al film Le otto montagne, con Alessandro Borghi e Luca Marinelli, Prix du Jury, ex aequo con la co-produzione italo-polacca Eo di Jerzy Skolimovski