Tutti gli uomini di Mélanie


Manca poco più di un mese all’inizio della 64/a edizione del Festival di Cannes (1122 maggio) mentre il 14 aprile sarà annunciato il programma ufficiale, ma intanto ecco una serie di pillole.

 

Mélanie Laurent, la madrina

Ha ottenuto il prestigioso ruolo di “maîtresse de cérémonie”, l’attrice, che è già stata sulla Croisette Inglorious Basterds nel 2009, e nel 2008 in qualità di regista del suo cortometraggio di 7 minuti De moins en moins. La bionda musa di Tarantino ha diretto nello stesso anno anche un altro corto, À ses pieds, trasmesso su Canal+, all’interno di un progetto dedicato ai punti di vista femminili sull’erotismo. Nel frattempo la Laurent ha inciso il suo primo disco, in collaborazione con Damien Rice, che uscità il 2 maggio.

 

Giuria mon amour

Presidente della giuria del concorso sarà Robert De Niro, mentre il cineasta francese Michel Gondry (Se mi lasci ti cancello, Be kind rewind e il recente The Green Hornet) presiederà la giuria della selezione cortometraggi. Emir Kusturica è invece il presidente di giuria per la sezione Un Certain Regard. Kusturica ha vinto due volte la Palma d’Oro, nel 1985 per Papà…è in viaggio d’affari e nel 1995 per Underground.

 

Toto-film

Certa l’apertura con Midnight in Paris di Woody Allen, così come la presenza di The tree of life (L’albero della vita) del regista di culto Terrence Malick. Per sapere però se il film di Malick, interpretato dalle star Brad Pitt e Sean Penn, gareggerà nel concorso internazionale o verrà presentato come evento speciale, dovremo attendere il 14 aprile, data in cui il direttore Thierry Fremaux annuncerà la lineup del festival. Insieme a Malick, sono dati per certi i nuovi lavori di alcuni habituè della Croisette, i fratelli Dardenne, Lars von Trier e Nanni Moretti con l’atteso Habemus Papam, Paolo Sorrentino con l’esordio USA This must be the Place, interpretato da Sean Penn.

 

Nel toto-Cannes sono finiti anche il nuovo film di Wong Kar-wai, The Grandmasters, kolossal visionario sulla storia di Bruce Lee, l’ultima fatica di David Cronenberg che racconta il rapporto tra Carl Gustav Jung e il suo maestro-avversario, Sigmund Freud. E poi Gus Van Sant e Francis Ford Coppola: il primo, con Restless, una storia d’amore adolescenziale a tinte dark, il secondo, fuori gara, con Twixt Now and Sunrise, un film gotico ispirato alle atmosfere di Edgar A. Poe. E ancora Alexandr Sokurov con il Faust, a concludere la sua quadrilogia sul potere. Tra gli italiani, c’è attesa per il nuovo film di Emanuele Crialese Terraferma, anche se potrebbe slittare alla Mostra del Cinema di Venezia. Sembra probabile la collocazione fuori concorso di Corpo celeste, esordio alla regia di Alice Rohrwacher, sorella della più celebre Alba.

 

Pedro horror 

Pare che ci sarà anche La piel que habito di Pedro Almodovar, il suo debutto nell’orrore, senza urla e massacri, ma con una violenza psicologica. Il film, che uscirà nelle sale italiane in autunno, distribuito dalla Warner, nasce dall’incontro tra l’artista e lo scrittore francese Thierry Jonquet morto nel 2009. Il suo libro “Mygale”, è uscito in Italia nel 2008 con il titolo di “Tarantola” per Einaudi Stile Libero Noir. Al centro dell’intreccio Legard, un chirurgo plastico di successo all’avanguardia nella ricerca cellulare, che vuole consumare una morbosa vendetta sull’uomo che ha violentato la figlia sedicenne, rendendola pazza incurabile. Protagonista Antonio Banderas, assente invece Penelope Cruz, ”per come si è sviluppata la storia non la vedevo più in questo ruolo”, ha confessato il regista.

Tra “Arancia meccanica” e Bébel

Il Festival ospiterà l’anteprima mondiale della versione restaurata del celebre capolavoro di Stanley Kubrick. Il 19 maggio alla serata per Arancia meccanica sarà presente anche il protagonista Malcolm McDowell. Lo ha annunciato  Thierry Fremaux alla Cinémathèque francaise di Parigi dove si è inaugurata una mostra su Kubrick. Il Festival renderà inoltre omaggio a Jean-Paul Belmondo, con una serata speciale il 17 maggio dedicata al celebre attore francese, durante la quale Bebel assisterà alla prima del documentario di Vincent Perrot e Jeff Domenech Belmondo, itineraire. La proiezione sarà seguita da una festa.

autore
02 Maggio 2011

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