Un’ora di ritardo, forze dell’ordine schierate e invitati vip che riescono a malapena a fendere la folla. La serata d’inaugurazione della 61/a Mostra ha riservato molte emozioni e sorprese. Nel pomeriggio, all’imbarcadero dell’Excelsior, era scattato un allarme bomba, vero o presunto, che secondo un’agenzia di stampa ha richiesto l’arrivo dei sommozzatori per “bonificare” l’attracco. Controlli di sicurezza anche al Palazzo del Cinema, dove i primi due capitoli del fluviale Heimat 3 avevano occupato la Sala fin verso le 19 facendo slittare l’ingresso degli ospiti costringendo i tre inviati di RaiSat a prolungare la diretta ben oltre l’orario stabilito. Contemporaneamente, sul lungomare transennato e affollato di fotografi la contestazione dei Global Beach, che con un pulmino mascherato da galeone, sventolando la bandiera nera dei pirati hanno fatto la prima “irruzione” alla Mostra. La voce di Luca Casarini ha ironizzato al megafono sulla passerella annunciando non l’arrivo delle star ma quello degli lavoratori della Wella, sponsor ufficiale del festival, che protestano contro il licenziamento di 200 unità negli stabilimenti di Mantova. Sul galeone anche un grosso leone di cartapesta, per fare il verso ai sessanta Leoni che Dante Ferretti ha messo a guardia del Palazzo.
Alla fine, autorità e star Monicelli e Spike Lee, Giancarlo Giannini e Mimmo Calopresti – hanno cominciato a entrare in sala. I vertici di Cinecittà Holding, del Luce e di Aip, il Gotha del cinema, da Medusa a Rai Cinema, i ministri e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. Per Giuliano Urbani questa è la prima di una serie di apparizioni al Lido, dove verrà anche per la prima dell’atteso Mercante di Venezia, ambiziosa coproduzione targata Istituto Luce. “Della Mostra apprezzo soprattutto i Leoni di Ferretti, un giorno li collocheremo nella nuova sede del festival”, ha scherzato Urbani, che nel pomeriggio aveva consegnato a Gilles Jacob la massima onorificenza della Repubblica, rendendo un sentito omaggio all’amato-invidiato cugino francese. Urbani ha rivelato che sarà invece rinviata la cerimonia per conferire la cittadinanza a Bob De Niro. Mentre sull’allarme bomba il suo portavoce ha smentito: “Nessun attacco terroristico e ancor meno batteriologico”. Smentiscono anche alla Biennale. “I controlli sono ordinaria amministrazione”.
Arrivano Tom Hanks e Steven Spielberg e ballano il sirtaki.
Finalmente, alle 20.30 passate, in una sala gremita, Claudia Gerini, fasciata da un romantico peplum beige, annuncia l’apertura ufficiale della prima Mostra di Croff e Müller, alternando con sicurezza l’italiano e l’inglese. Il presidente sottolinea che Venezia è luogo d’incontro di diversità, “fattore importante specie in una situazione internazionale tanto difficile e drammatica”. Müller si chiede con vena polemica: “Com’è questa nuova Mostra? Ne abbiamo sentite tante& Venduta agli americani? Votata al trash? Schiava del controspionaggio cinese? Fatta per i ventenni e i trentenni? Questa forse è una buona etichetta. Ma da domani lasciamo parlare i film”. I grandi fasci di luce colorata che fanno da scenografia sfumano e sullo schermo appaiono i titoli di testa di The Terminal.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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