“Troppo autobiografico: ritirate quel film”


E’ la prima grana della 58/a Mostra del cinema di Venezia ed è anche una brutta storia. E’ quella che vede, al centro della polemica, il film Agua e sal della portoghese Teresa Villaverde interpretato da Galatea Ranzi, Joaquim de Alameida e Alexandre Pinto: la storia di una donna che riesce a riprendersi la figlia mentre il marito sta cercando di rapirla. Un film che Jon Jost, regista indipendente americano (autore di Tutti i Vermeer di New York) ed ex compagno della Villaverde, definisce autobiografico e per questo motivo pretende che Alberto Barbera, direttore della Mostra del Cinema, non lo presenti in concorso nella sezione Cinema del presente. Jost arriva ad accusare l’ex compagna di aver lei rapito la figlia Clara, che oggi ha poco più di quattro anni.

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11 Agosto 2001

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