45 anni, Il figlio di Saul e Perfect Day: tre candidati su cinque al David di Donatello per il Miglior film dell’Unione Europea sono stati distribuiti in Italia da Teodora. Si tratta di un risultato eccezionale per la casa di distribuzione diretta da Cesare Petrillo e Vieri Razzini, che premia l’impegno di sempre nella proposta di cinema indipendente e di qualità. “Questo mestiere difficile e rischioso – dichiarano Petrillo e Razzini – ogni tanto ripaga alla grande e questa volta alla notizia abbiamo davvero fatto i salti di gioia. Del resto continuiamo a essere convinti che, nella loro estrema diversità, si tratta di tre bellissimi film e non possiamo che ringraziare il pubblico, la stampa e l’Accademia del Cinema Italiano”.
Un libro, presentato nelle sale del Ministero dei Beni Culturali, racconta per immagini la storia del premio che coincide con la storia del cinema italiano, se non mondiale. Per presentarlo, accanto allo storico presidente Gian Luigi Rondi, anche Gina Lollobrigida, prima premiata con un Donatello nel ’57 per La donna più bella del mondo
Buoni risultati per vincitori del David di Donatello tornati in sala, Perfetti sconosciuti e Lo chiamavano Jeeg Robot. "L'obiettivo che ci siamo posti quando abbiamo scelto di diventare partner dell'Accademia dei David era esattamente questo: sostenere il miglior cinema italiano'', dichiara in una nota Andrea Scrosati, EVP Programming Sky
"L'Associazione Nazionale Autori Cinematografici - si legge in una nota -si congratula non solo con gli autori e i professionisti vincitori del David di Donatello, ma con tutti i finalisti del premio, per aver contribuito al successo del Cinema italiano. Tale successo è confermato dalla presenza di Marco Belllocchio, Paolo Virzì e Claudio Giovannesi, autori rappresentativi di tre diverse generazioni della nostra cinematografia, alla Quinzaine des Réalisateurs del prossimo Festival di Cannes. Nella diretta della cerimonia di premiazione effettuata da Sky è emersa in maniera inequivocabile la specificità e la pluralità dei linguaggi e dei generi cinematografici che sono gli elementi qualificanti che distinguono la settima arte dal resto dell'audiovisivo"
Diario semiserio di una giovane giornalista alla 60ma edizione del premio. Che ha decisamente cambiato musica scegliendo uno stile da Oscar che privilegia l’intrattenimento al suo debutto in diretta Sky. Nessuna noia e molte sorprese, tra cui il premio a Ilenia Pastorelli e il berretto di Claudio Santamaria. E l'età media dei premiati è scesa vertiginosamente
Vince la commedia. Sette a sette per Jeeg Robot e Garrone
Gli ascolti